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Lo Shalom Chorus per i bimbi del Brasile

Ricca la scaletta della serata, fra cui l’esecuzione della citata “Ave Maria”, poi un tributo al Maestro Sgarlata

  • 16 giugno 2004

Sarà devoluta a favore dei bambini provenienti dalle famiglie disagiate delle favelas ed ospitati all’ “Instituto Bairro de Juventude” di Criciuma in Brasile la raccolta fondi organizzata dall’Istituto dei Padri Rogazionisti e dallo Shalom Chorus, diretto dal Maestro Rosario Colletti, giovedì 17 giugno alle 21 presso il teatro Biondo di Palermo. Il connubio fra il coro ed i padri missionari nasce grazie alla sensibilità del primo ed al fatto che in quelle missioni brasiliane milita un religioso vicino al medesimo coro: ciò ha permesso di garantire che i frutti di tali iniziative andassero direttamente  e certamente a destinazione.

Il maestro Colletti, alla guida dell’ensemble vocale da lui fondato – un coro amatoriale in cui tutti svolgono nel quotidiano tutt’altre attività, come lo stesso maestro, direttore di un centro di analisi cliniche – per la prima volta presenterà un programma interamente costituito da sue composizioni originali, sia testi che musica, tutte inedite. Tema portante della serata sarà la Sicilia, la sicilianità dei canti popolari il cui elemento caratteristico è stato rintracciato dal maestro, in una ricerca quasi ventennale, nell’isolanità: questa viene riscattata dal suo isolamento proprio attraverso il carattere universale della musica in sé.

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Ricca la scaletta della serata, fra cui l’esecuzione l' “Ave Maria” in siciliano, poi un tributo al maestro Sgarlata, di cui Colletti ha musicato i testi nelle tre romanze per canto e pianoforte “Inganno”, “Quando domani” e “Prigioniera”, quindi “Le Rapsodie sicane n.3 ‘Il viaggio’ (op. 780) e n.5 ‘La Signora del promontorio’ (op. 999)”, “Barcarola Siciliana”, “Inno a Dio” con testo di Giovanni Meli (1740-1815), il duetto “I tri angili”, per concludersi con “Shalom”, brano che prende il nome dal coro. Da questi temi emerge la sensibilità del maestro, la «laica vocazione» che lo porta a scrivere musica sacra (fra cui tre messe, un “Pange lingua”, un “Ave verum”, un “Popule meus”, etc.,), ma pure l’attaccamento alla terra d’origine, come dimostrano alcuni componimenti in omaggio alla cittadina di Giuliana.

Fra i futuri impegni dello Shalom Chorus la partecipazione, il prossimo novembre, alla rassegna di Cori internazionali che si tiene annualmente nella cittadina brasiliana, una maniera per portare la solidarietà siciliana in quei luoghi pur lontani ma, in questo modo, vicini. E per allora il maestro Colletti si impegna con sé stesso a finire la millesima composizione, fra il cantato ed il coro a bocca chiusa, che dedicherà proprio a questo coro che tante soddisfazioni sta regalando.

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