ATTUALITÀ
Massimo Costa: un programma senza auto blu
Niente auto blu, biciclette in dono a tutta la giunta, riduzione dello stupendio di Sindaco e assessori: sono alcune delle 32 azioni del programma del candidato
Una bella favola quella raccontata da Massimo Costa ed interamente costruita intorno alla città di Palermo: «Se sarò eletto sindaco di Palermo non ci sarà nemmeno una auto blu, nè bianca nè rossa, si andrà a lavoro come fanno tutti i cittadini con la propria auto. A tutti coloro che lavoreranno con me regalerò una bici, giallo e rossa, come i colori della città e la pagherò io».
Alla conferenza stampa di presentazione del suo programma elettorale, il candidato sindaco di Palermo del Pdl, Udc e Grande Sud rassicura di non vestitre i panni del "Salvatore" e di non possedere alcuna ricetta per compiere miracoli, ma precisa che Palermo ha bisogno dell'impegno di tutti così come di una rivoluzione culturale e che tutto l'agire politico debba essere all'insegna della trasparenza. Il programma di Costa si chiama "Viva Palermo-Palermo viva". Ogni lettera ha un suo perchè: V come volenterosa, I come ingegnosa, l'altra V per vivibile e A come attraente. Ad ognuna di queste quattro parole corrisponde una sezione del programma: in totale sono 32 le azioni trattate, idee e progetti di cui si parlerà nei dibattiti che saranno organizzati settimanalmente da qui alle elezioni e che saranno anche occasioni per permettere ai cittadini di intervenire suggerendo, ampliando o modificando il programma stesso.
Un lungo elenco di interventi a partire dalla proposta di rinunciare ad una parte del suo stipendio: «Terrò al massimo duemila euro e lo stesso faranno i miei assessori. Voglio vedere chi adesso farà ancora a gara per fare parte della mia giunta», ironizza il giovane Costa. La quota a cui lui ed i suoi rinuncerebbero andrebbe in un fondo comune per finanziare eventuali emergenze. Ma è "trasparenza" la parola chiave dell'incontro, in cui si discute di tutti i punti della prima sezione del programma "Palermo Volenterosa": un'amministrazione che posa godere di tempi più sostenibili per la burocrazia, una mappatura servizi e l'introduzione di un sistema di valutazione e misurazione dell'attività degli uffici e del personale, così che sia sempre possibile visionare il lavoro effettivo svolto.
Quanto al principale problema del comune di Palermo, i conti in rosso ed il bilancio «La questione è così delicata che non è materia di campagna elettorale» spiega Costa, il quale aggiunge che «serve un tavolo tecnico con altri candidati per ragionare sul bilancio. Nella frenesia del 7 maggio ci si dimentica di giorno 8...».Un invito, quindi, agli altri schieramenti alla discussione ragionata, perchè si trovi insieme una soluzione ad una questione intricata.
C'è spazio per le politiche sociali e l'impegno per una sinergia con il terzo settore nel programma di Massimo Costa: tra i possibili progetti c'è la realizzazione di agenzie della terza età che possano incanalare le energie di una fascia di cittadini che possono ancora dare molto alla società. E ancora attenzione agli animali, ai giovani e all'infanzia, alle politiche di accoglienza e all'integrazione.
E poi il problema lavoro, che necessita secondo il giovane candidato di una ridefinizione degli equilibri e un sistema che vieti le assunzioni senza appositi concorsi. Occhi aperti, al contempo, sulle professioni del futuro e alla rivalutazione degli antichi mestieri.
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