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Mezze luci: Sandro Scalia fotografa Palermo

Sessantacinque fotografie e tre videoinstallazioni per raccontare l’identità e il carattere della Palermo di oggi, fra tradizione e nuove forme di socialità

Fabio Vento
Web developer e giornalista
  • 15 ottobre 2008

Che la fotografia non sia mera documentazione della realtà, ma a tutti gli effetti taglio interpretativo, Sandro Scalia deve saperlo bene: lo strumento fotografico regala le maggiori sorprese quando seleziona, filtra, trasforma. Stavolta sono la penombra, l’abbacinamento, i mezzi toni a guidare il suo sguardo su Palermo, oggetto della personale “Mezze Luci – Half Lights” di stanza a Palazzo Ziino (via Dante 53) che rimarrà aperta fino a martedì 11 novembre 2008.

In sessantacinque fotografie e tre videoinstallazioni, la mostra percorre diversi nodi tematici (“la città notturna”, “i bagnanti del mare”, “la neve”), nel tentativo di disvelare peculiarità culturali, di tradizione, estetiche, della città di Palermo. Lo sguardo di Scalia è discreto e introspettivo quando lascia intravedere, nelle periferie desolate e negli scorci urbani, complessi paesaggi interiori; è divertito quando furtivo ruba scatti ai tanti personaggi bizzarri che prendono d’assalto i luoghi di vacanza della città.

I tanti ambienti fotografati, spesso lontani l’uno dall’altro, possono dar l’idea di una disomogeneità tematica, ma il critico Davide Lacagnina, curatore dell’esposizione, individua con precisione un tratto comune: quello proprio delle città investite da nuove forme di socialità, insediamento, migrazione, non ancora del tutto metabolizzate. L’esposizione rimarrà aperta da martedì a sabato dalle 9.30 alle 18.30 e domenica dalle 9.30 alle 13. L’ingresso è libero.

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