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Mongol Rally: l'avventura di un palermitano

Tre "italiani coraggiosi" partecipano ad una gara a scopo benefico, nota in tutto il mondo, a bordo di auto sotto i 1000cc di cilindrata

Balarm
La redazione
  • 15 luglio 2009

Raggiungere Ulan Bator, in Mongolia, con una Y10. Non è uno scherzo ma l'impresa che si accingono a realizzare tre italiani, nel contesto del Mongol Rally, una delle gare a scopo benefico più avventurose del mondo che vede "sfidarsi" decine di equipaggi, da tutte le parti del mondo, oltre 500 partecipanti, a bordo di vecchie auto sotto i 1000cc di cilindrata. La curiosa equipe, parte sabato 18 luglio per ritrovarsi poi lunedì 20 luglio al momento punto di raduno: il Czechout Party, a Praga. Da Praga ognuno seguirà poi la propria rotta per raggiungere la Mongolia. «Noi seguiremo una via un pò anomala - spiega Igor D'India, palermitano, che nella vita "quotidiana" è il presidente dell'associazione Kappa Cinema, ma anche documentarista, scrittore e, per l'occasione, regista del video che documenterà la propria impresa - la gran parte degli equipaggi, se non tutti, passerà dall'Iran. Noi invece, siamo particolarmente interessati al leggendario lago Aral ed alle piste desertiche del Kazakhstan».
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La rotta, documentata via via da un diario di bordo sempre aggiornato su www.estmongolrally.com, prevede la partenza da Milano il 18 luglio e l'arrivo a Praga per il Czechout Party il 20 luglio. Prossima tappa sicura sarà Kiev e l'attraversamento dell'Ucraina, poi la Russia fino a Volgograd, quindi Astrakhan e l'ingresso in Kazakhstan con successiva discesa in Turkmenistan, ingresso a Samarcanda, città dell'Uzbekistan, e poi nuovamente a Nord fino a Novosibirsk, principale città siberiana ed allo spettacolare Lago Baikal (lunga ma obbligata deviazione dati i problemi legati al transito in Cina). Avverrà poi la lenta e tortuosa discesa fino alla Mongolia e l'ingresso a Ulaan Baatar previsto per fine agosto. L'auto verrà ceduta alle associazioni locali che la devolveranno in beneficenza insieme a quelle degli altri partecipanti.

«Questa è una vera impesa - spiega Igor - sebbene abbia solo 25 anni ho sempre viaggiato tantissimo al fine di realizzare reportage, ho scelto di vivere intensamente la vita, ho scelto di muovermi». Oltre da Igor, l'equipaggio è composto dai varesini Paolo Belarducci, presidente dell'associazione EST Onlus, giramondo, meccanico specializzato, logista esperto e pilota della vettura e "l'interprete" del gruppo Agnese Riva. Gli sponsor che sostengono la curiosa iniziativa sono Fei One Network, il principale supporto nonché fornitore degli indumenti per il rally, la Herman Film di Paolo Iraci che parteciperà per la coproduzione del video ufficiale da presentare al Mongol Rally Film Festival; media partner, fino in Mongolia, Balarm.it.

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