ATTUALITÀ
Nasce il “Museo” dell’Archivio storico
Nuovo sistema espositivo con tecnologia d’avanguardia per l’Archivio storico del Comune di Palermo, in via Maqueda, accanto alla facoltà di Architettura. Nella Sala Almeyda del palazzo, infatti, è stata realizzata una sorta di esposizione permanente che illustra alcuni documenti tra i più importanti per la storia della città, senza comunque creare troppo contrasto con l’equilibrio architettonico della sala, opera di Damiani Almeyda. Il sistema è composto da due “tavoli tecnologici”, progettati appositamente per l’occasione dall’architetto Antonio Di Lorenzo e realizzati dalla “Goppion” di Milano, famosa a livello internazionale per i suoi allestimenti di strutture espositive in musei come il Louvre e il British Museum. L’intento del “Museo d’Archivio”, come è stata chiamata l’opera, è quello di ampliare ai cittadini la fruizione dei documenti dell’Archivio storico, necessari per conoscere a fondo la storia di Palermo, e farne dunque una nuova opportunità di studio e ricerca. Finora, infatti, solo alcuni storici e studiosi hanno potuto consultare queste fonti. I nuovi supporti espositivi sono costruiti come un tavolo in acciaio bronzato, composto da un piano, due montanti ed una campana di vetro che si intersecano fra loro. La campana è un parallelepido di cristallo chiuso, che interseca il tavolo, attraversandone il volume e mostrando la trasparente faccia inferiore al di sotto del piano espositivo. Per la conservazione dei documenti sono state prese alcune misure che vanno dagli alloggiamenti per i tamponi alla stabilizzazione igrometrica, fino all’illuminazione, realizzata con un sistema a fibre ottiche su carrellini scorrevoli e con riflettori regolabili. Le superfici dei tavoli tecnologici sono state realizzate con particolari vernici per creare un effetto fiammato bronzo-ambra.
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