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Niente più tesi: ma non per i corsi "ad esaurimento"

Nulla da fare, al momento, per tutti gli studenti iscritti ai corsi “ad esaurimento” ed immatricolati fino all’A.A. 2008/2009. Per loro vale ancora la "tesi finale"

  • 8 aprile 2013

Un nuovo regolamento per le prove finali. Niente più dispendiose tesi per le lauree triennali. Un scelta che ha l’obiettivo di accorciare i tempi e di dare meno carico agli studenti, ma non tutti. La delibera del Senato Accademico che ufficializza definitivamente l’addio alle “classiche” tesi per le lauree triennali ed uniforma regolamenti, modalità di calcolo del voto finale e punteggi, è infatti entrata in vigore solo ed esclusivamente per gli studenti iscritti ad i “corsi attivi” (ordinamento D.M. 270) mentre non si applica agli studenti iscritti ai cosiddetti “corsi ad esaurimento” (ordinamento D.M. 509).

Accanto al vantaggio dell’abolizione della tesi, anche gli altri aspetti del nuovo regolamento non sono affatto negativi per studenti, in particolare per quelli della Facoltà di Economia, ormai troppo abituati a tempistiche dilatate, regolamenti stringenti e voti tendenti al ribasso. Dal malcontento dei, purtroppo, tantissimi studenti iscritti ai corsi “ad esaurimento” della Facoltà di Economia, prende vita una battaglia che avrebbe già potuto concludersi con una grande vittoria e con un gesto di buon senso da parte dell’amministrazione dell’Ateneo e del Senato Accademico.

Dopo settimane di mobilitazioni, richieste e raccolte firme promosse dai ragazzi di SenzaFiltro - Intesa Universitaria nulla sembrava potesse contrastare l’iter di approvazione di una delibera che andasse incontro alle richieste degli studenti, ma in Senato Accademico è mancata la volontà per prevedere deroghe ed estensioni al nuovo regolamento. Nulla da fare, al momento, per tutti gli studenti iscritti ai corsi “ad esaurimento” ed immatricolati fino all’A.A. 2008/2009. Lunedì 8 e martedì 9 aprile i ragazzi di SenzaFiltro - Intesa Universitaria hanno in programma una mobilitazione davanti la facoltà di Economia per raccoglierealtre firme, così da evidenziare la grande quantità di studenti interessati da questo provvedimento, e per richiedere con forza una deroga a tale delibera.

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