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Palazzo Pantelleria, salotto musicale

  • 12 maggio 2006

Ultimi tre appuntamenti a palazzo Pantelleria di Palermo (piazzetta Meli 15) per la rassegna Salotto all’Opera promossa dall’associazione siciliana per la musica da camera Ars Nova, manifestazione musicale che, nell’arco delle serate del 19 maggio, e 9 e 16 giugno, sempre di venerdì alle 21, presenterà brani del grande repertorio del teatro lirico e una piéce del cabaret espressionista tedesco.

Il primo di questi eventi (19 maggio) vedrà come protagonista Mozart, con l’aria "Batti, Batti" dal celebre "Don Giovanni" eseguita dal soprano indiano Aude Priya Engel con l’accompagnamento al pianoforte del musicista Onofrio Claudio Gallina. Personaggio di rilievo nell’opera mozartiana, Don Giovanni è seduttore incallito che conta nella sua lista centinaia di donne conquistate e senza indugio abbandonate. Fra queste c’è Zerlina, contadina promessa sposa di Masetto, che si lascia incantare dalle parole di Don Giovanni e che viene salvata per ben due volte dall’intervento altrui: la prima di queste occasioni coincide con l’aria "Batti, Batti", rivolta allo sposo infuriato, con la quale Zerlina purifica gli impulsi d’ira vendicativi, mostrandogli lo scempio del proprio corpo (ne sono esempio i versi "Batti, Batti o bel Masetto...lascerò straziarmi il crine…lascerò cavarmi gli occhi"). Nella stessa serata il soprano Aude Priya Engel proporrà "Quando, me’n vo da" "La Bohème" di Puccini e "Caro nome" dal "Rigoletto" di Verdi.

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Immerso in un mondo bohèmien di artisti squattrinati, il filo della trama dell’opera pucciniana è l’amore di Mimì, umile sartina, per il giovane poeta Rodolfo. Perno dei drammi teatrali del compositore lucchese è l’eroina fragile, sensuale e sentimentale, che vive situazioni di grande tensione, sovente risolta nella catastrofe finale. L’aria "Quando, me’n vo", (cantata da Musetta, una dei protagonisti della storia) si appoggia su un tempo di valzer, che ha regalato molta fortuna al brano, poiché esso raccoglie in sé elementi di grazia, orecchiabilità e fluidità armonica. Col "Rigoletto", Verdi cerca di combinare il tragico ed il comico attraverso la figura di Rigoletto, un gobbo buffone di corte che assolda il brigante Sparafucile per uccidere il Duca, del quale Gilda, figlia del giullare, è innamorata e dal quale è ingannata. Il coraggio della fanciulla si spinge sino al sacrificio: decide di morire per il proprio amato e, in seguito alla pugnalata di Sparafucile, spira fra le braccia del padre, pazzo di dolore. Gilda, con la sua aria "Caro nome", esprime il fremito d’amore per l’amante e sul nome del Duca, Gualtier Maldé, si costruiscono le fantasie di una fanciulla innamorata. La musica accompagna egregiamente lo stato d’animo della ragazza e, ad un’esecuzione tutta sottovoce, si affiancano straordinari esempi di fioritura vocale.

Il 9 giugno, il compositore marsalese Antonio Fortunato, dopo il successo del melodramma "Salvo D’Acquisto" (per cui il musicista ha ricevuto una lettera d’elogio dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi) e de "Il Carceriere del Vento" su libretto di Claudio Forti, presenterà al pubblico "Cecè", opera musicale ispirata all’omonima commedia di Pirandello, mentre il 16 giugno verrà eseguita "Prova d’orchestra" la piéce di Karl Valentin, celebre comico bavarese e autore di 400 opere fra commedie e sketch, che Brecht non esitò a designare come proprio maestro. Gli attori, chiamati ad interpretare le parti, saranno Fabrizio Falco, Maurizio Spicuzza, che inoltre curerà la regia e Stefania Blandeburgo, che ha partecipato recentemente allo spettacolo "C’era e c’era Giuseppe Schiera". Per informazioni su biglietti e riduzioni telefonare al numero 091.8887050.

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