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Palermitani d'America

Un viaggio all’altro capo del mondo per scoprire il suono di un nome noto, Palermo, conosciuto da una vita ma non più unico, irripetibile

  • 14 dicembre 2003

Un viaggio per conoscere nuove realtà? Nuovi posti? Partire per attraversare l’oceano, approdare su un altro continente e trovare un’altra Palermo, altre dieci per la verità. Un viaggio all’altro capo del mondo per scoprire il suono di un nome noto, conosciuto da una vita ma non più unico, irripetibile. Franco Lannino e Mario Pintagro covavano già da molto tempo l’intenzione di fare un viaggio per scovare le altre Palermo nel mondo: «un’idea – confessa Franco Lannino, fotoreporter di professione – che mi è venuta quando, da bambino fantasticando su una cartina del Nord America, trovai un puntino sperduto nella prateria col nome di Palermo. Da allora fantasia e curiosità non sono più uscite dalla mia testa e alla fine hanno vinto e ci hanno gettato in questo viaggio-ricerca». Questa tentazione fanciullesca ha dato vita ad un’avventura sulle orme di Kerouac: libera, senza percorsi prestabiliti; motivata unicamente dalla seduzione della curiosità e, infondo infondo, anche da un senso d’amore per la Palermo siciliana: «quella nostra, dalla quale tutte le altre hanno preso nome», come tiene a sottolineare l’amico Mario Pintagro, giornalista professionista.

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Da questa corsa attraverso gli States, da costa a costa si direbbe, Franco e Mario hanno tratto un libro fotografico molto piacevole: una sorta di diario di viaggio dove le altre Palermo americane scorrono coi loro cartelli stradali assolutamente stranianti: «Entering Palermo, New Jersey»; coi faccioni rubicondi della gente che sorride sollevando le guancione nutrite da troppi hamburger; con le casette di legno ad un piano, tutte col giardinetto davanti e con la cassetta della posta rigorosamente di cattivo gusto; con le chiesette tardo ottocento nelle quali a servire messa è facile trovare un reverendo donna «e dove la gente cede volentieri all’estasi collettiva stile Blues Brothers» assicurano gli autori; con le Highways dritte come un fuso e le piatte pianure circostanti, «sulle quali – racconta Mario – abbiamo passato una disavventura con la polizia, avendo toccato i duecento chilometri orari con la nostra auto, una classica macchinona esagerata americana di seimila di cilindrata, in un luogo dove il limite era di novanta. Ma il bello è venuto quando – prosegue Franco – lo sceriffo ci ha fermato e Mario è sceso dall’auto, come normalmente avviene da noi, e quello gli ha puntato la pistola in faccia sbraitando di non muoversi perché da loro è assolutamente proibito scendere dalla macchina durante un controllo». 

«Ma quello che ci ha sorpreso di più – continuano i due – è il nome della nostra città scritto ovunque, sulle pareti delle case sotto la regolare bandiera a stelle e strisce, sulle auto di pompieri e polizia, sulle insegne dei supermercati, sulle facciate delle chiesette, sui portoni delle scuole, sui palazzi di giustizia, della posta e comunali. E più di tutto ci ha sorpreso l’orgoglio, tutto americano, col quale i vari palermitani americani portano il loro, e nostro, nome: “I’m from Palermo, Ohio”, “I’m from Palermo, California”. Ovviamente è un orgoglio che nasce da un senso civico tutto americano, diverso dal nostro fatto soprattutto di sentimento per il luogo e risentimento per le istituzioni. Moltissima gente – continua Franco Lannino – peraltro non conosce neppure l’esistenza della nostra Palermo, pochi sanno a cosa devono, in un modo o in un altro, l’etimologia del nome della loro città, e ancora meno hanno l’intenzione di fare un viaggio nella nostra città: segno appunto del loro diverso amore per il luogo che abitano».

Ma i due hanno in mente un altro viaggio alla scoperta delle altre Palermo in giro per il continente americano, «dove ne abbiamo contate ventisei in tutto, molte sono in Sud America tra Cile, Brasile, Colombia, una si trova persino nel deserto di Atacama». Il libro, edito dalla casa editrice Hombre (al costo di 17 euro o 18 dollari), con il racconto del loro primo viaggio on the road, è il caso di dirlo, verrà presentato martedì 16 dicembre alle 19 alla libreria Broadway, in via Rosolino Pilo 18 a Palermo.

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