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Palermo, al via l’Anno serpottiano

Balarm
La redazione
  • 14 novembre 2005

In prossimità delle festività natalizie, l’Amministrazione comunale di Palermo darà ufficialmente il via all’Anno serpottiano, che focalizzerà l’attenzione nazionale ed internazionale su Palermo e sui capolavori del grande artista siciliano, custoditi in chiese e oratori del centro storico. In vista del 2006, anno in cui ricorre il 350° anniversario della nascita di Giacomo Serpotta, verranno inaugurati quattro percorsi serpottiani, dislocati nei mandamenti del centro storico. I siti visitabili saranno complessivamente venti e sono quelli che scaturiscono da una verifica sulla reale accessibilità e fruibilità da parte dei visitatori. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Regione, la Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali e la Curia, è stata presentata questa mattina, a Villa Niscemi, dal Sindaco Diego Cammarata. Presente, fra gli altri, il professore Donald Garstang, docente statunitense residente a Londra e massimo studioso al mondo dell’arte di Giacomo Serpotta, al quale il Sindaco, il prossimo 20 dicembre, in concomitanza con l’avvio della manifestazione, conferirà la cittadinanza onoraria di Palermo.
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Il progetto consentirà, dunque, di unire in un unico circuito chiese e oratori in cui si trovano le opere di Giacomo Serpotta, offrendo tutti gli elementi per renderli fruibili. Ciascun sito sarà visitabile nei quotidiani orari di apertura, mentre per quelli abitualmente chiusi sarà possibile prenotare apposite visite guidate. Il primo itinerario comprende l’oratorio dei Bianchi (via dello Spasimo), la chiesa di Santa Maria della Pietà (via Torremuzza), l’oratorio dell’Immacolatella (via Immacolatella), la chiesa di Santa Maria degli Angeli detta la Gancia (in via Alloro), la chiesa di San Francesco d’Assisi (piazza San Francesco d’Assisi), la chiesa dell’Assunta (in via Maqueda) e l’oratorio di San Lorenzo (via Immacolatella); il secondo itinerario comprende l’oratorio del Santissimo Rosario in San Domenico (in via dei Bambinai), l’oratorio del Santissimo Rosario in Santa Cita (via Valverde) e la chiesa di San Matteo (corso Vittorio Emanuele); il terzo itinerario, la chiesa di Sant’Agostino alias Santa Rita (via S.Agostino), l’oratorio di Santo Stefano Protomartire (piazza Monte di Pietà) e la chiesa di Santa Ninfa (via Maqueda); nel quarto itinerario, infine, sono comprese la chiesa del Carmine Maggiore (in piazza Carmine), la chiesa del Gesù a Casa Professa (piazza Casa Professa), la chiesa di Sant’Orsola (via Maqueda), l’oratorio di San Giuseppe dei Falegnami (via G. D’Alessi), l’oratorio del Carminello (via Porta Sant’Agata), l’oratorio del Sabato a Casa Professa (piazza Casa Professa) e l’oratorio di San Mercurio (cortile San Giovanni degli Eremiti).

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