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Palermo: approvato il "codice etico" per l'arte di strada

Si inaugura un periodo di sperimentazione per gli artisti di strada di Palermo che hanno ottenuto dal'Amministrazione un regolamento delle loro attività e un codice etico

  • 18 dicembre 2016

Giocolieri, acrobati, teatranti e danzatori, musicisti di Palermo da oggi liberi di esprimersi tra le strade della città grazie alla nuova ordinanza del Comune: un provvedimento che resterà in vigore fino al 21 marzo con il quale viene "regolamentato" lo svolgimento delle attività degli artisti di strada su tutto il territorio comunale con inclusione delle isole pedonali, dei sottopassi e dei parchi pubblici.

Un risultato importante per il movimento Libera il Capello che da circa un anno di dialogo, confronto e tavoli di discussione con l'Amministrazione comunale, ha ottenuto un periodo di sperimentazione che si spera porterà alla definitiva regolamentazione delle attività.

«Con questo provvedimento, come spiega il sindaco Leoluca Orlando in una nota, si offre ai tanti artisti di strada di Palermo o che visitano la città, uno strumento per poter svolgere le loro esibizioni in un quadro di certezze di diritto che tutela loro e garantisce residenti e commercianti. Al termine di questo periodo di sperimentazione, la Giunta varerà una proposta che si spera il Consiglio voglia adottare.
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«L'ordinanza è provvisoria, - dichiara uno degli artisti del movimento, Claudia Luna - quindi ci auguriamo che il passaggio sia dall'ordinanza ad un regolamento che abbia una valenza definitiva. La cosa fondamentale è che affiancata all'ordinanza esiste finalmente un "codice etico" degli artisti di strada che ha scritto il presidente della Federazione Nazionale Artisti di Strada (FNAS) che ci ha supportati.»

È stato scritto questo codice etico per riconoscere la relazione di fiducia artista, amministrazione, cittadinanza, colleghi e dà all'artista di strada una responsabilità sociale, educativa, anche di professione. L’importanza e l’unicità di questa ordinanza è rappresentata proprio dal "codice etico" su cui si fonda e che rende virtuoso il comune di Palermo in quanto primo caso in Italia.

Questa la vera conquista, una tutela della professione e una responsabilità personale che non va a gravare sull'intera categoria professionale in caso di trasgressioni. Il codice etico, inoltre, va stampato e sottoscritto dall'artista che deve portare il documento ogni volta che si esibisce e mostrarlo in caso di controlli.

Foto Home page Madian Kheir
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