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Posta inevasa a Palermo: quota 12 tonnellate

Le giacenze riguardano tonnellate di corrispondenza attualmente ferma ai centri di smistamento. La procura ha aperto un'inchiesta, ancora senza indagati

  • 11 gennaio 2012

Durante la pausa natalizia anche la posta dei palermitani si è concessa una vacanza: il risultato sono 12 tonnellate di corrispondenza e 13mila raccomandate ancora inevase nei centri di smistamento di Poste Italiane. A denunciarlo la Cisl poste, dando il via alle consuete attribuzioni di responsabilità tra i vari organi interessati dalla vicenda.

La procura di Palermo ha aperto un’indagine conoscitiva, al momento senza indagati, per fare chiarezza sul disservizio, curata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci. Le giacenze riguardano atti giudiziari, raccomandate e ricevute di ritorno attualmente fermi al centro di smistamento di via Ugo la Malfa; i sindacati denunciano carenze di personale e chiedono di sbloccare la mobilità nazionale, al fine di far rientrare dal Nord Italia numerosi lavoratori di origini siciliane.

La risposta dalla direzione generale delle Poste non ha tardato ad arrivare, spiegando che il disagio è derivato dallo stato di agitazione dei portalettere e dall’aumento del traffico durante il periodo natalizio, garantendo comunque il ritorno alla normalità in breve tempo.

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