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Progetto Giovani: aiutare i ragazzi sul web

Integrare tutte le istituzioni che gravitano attorno al giovane (Comune, AUSL, scuola) e potenziare in lui le “competenze di vita”: questo l'approccio peculiare

Fabio Vento
Web developer e giornalista
  • 17 aprile 2009

Informare in modo corretto i giovani palermitani sulle tematiche più “calde” della vita adolescenziale, come alcool, sesso, droga, sicurezza stradale; offrire ascolto e assistenza in linea diretta; tener vivo uno spazio di dialogo e di confronto aperto; prevenire, per quanto possibile, comportamenti e stili di vita dannosi per la salute psico-fisica: questi gli obiettivi del neonato Progetto Palermo Giovani, e gli strumenti sono quelli più vicini alla sensibilità e al quotidiano degli adolescenti: il web, i forum, le chat.

La locale Associazione per la Mobilitazione Sociale onlus, con il supporto del Comune di Palermo e dell'AUSL 6, ha infatti aperto il sito web http://www.progettogiovanipalermo.it/, indirizzato ai ragazzi dal 14 ai 24 anni. Questo raccoglie informazioni di base sulle più comuni problematiche adolescenziali, ma non soltanto: ci sono un forum aperto al dialogo e al confronto fra esperienze e la possibilità di prenotare dei colloqui via MSN Messenger con vari operatori del sociale (psicologi, assistenti sociali, educatori).

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«Il nostro intento è quello di proporre un progetto che sia integrazione tra tutti gli attori istituzionali che gravitano attorno al giovane (Comune, AUSL scuola e privato sociale) con l'obiettivo non di prevenire il disagio degli adolescenti, quantomeno però di promuovere l'agio» dichiara Marco Marchese, presidente dell'Associazione e coordinatore del progetto.

E continua: «In una precedente ricerca fatta, su un campione di 899 alunni diciottenni della scuola di Palermo, il 16,6% ha dichiarato di non conoscere i servizi cui rivolgersi in caso di necessità. Il nostro primo obiettivo è quindi dare dei riferimenti precisi. Utilizzare i canali di comunicazione dei giovani è l'unica via percorribile per entrare in contatto con loro: i tempi sono cambiati rispetto a dieci anni fa, Messenger e Facebook hanno rivoluzionato il modo di vivere dei ragazzi che trascorrono gran parte del loro tempo in questo “mondo virtuale” per entrare in contatto con amici, conoscenti e sconosciuti».

Ma il Progetto Giovani fa proprio anche un peculiare approccio alle relazioni d'aiuto, quello fondato sulle cosiddette “life skills”, competenze di vita. Si cerca, attraverso il dialogo e il confronto, di aiutare il giovane a sviluppare abilità che gli permettano di vivere in modo sano le emozioni del quotidiano, senza che queste diano luogo ad atti e azioni d'impulso: «Potenziare le capacità di vivere le emozioni vuol dire per noi sostenere il diritto alla felicità» conclude Marchese.

Il sito web è parte di un disegno più vasto che vedrà gli operatori dell'Associazione e dell'AUSL incontrare gli studenti di alcune scuole della città. Una parte di questi incontri riguarderà l'educazione socio-affettiva dei ragazzi: questi saranno chiamati a interrogarsi sul ruolo, sulle aspettative, sui vissuti legati alla crescita, alla corporeità e alle emozioni ad essa connessa. Per maggiori informazioni chiamare il numero 091.2510319.

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