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Protesta il Coni: Sport in Sicilia, tagli per il 70%

Il Consiglio regionale del Coni Sicilia critica la Regione Sicilia per la "scarsa attenzione nei confronti del mondo sportivo e per i tagli ai finanziamenti"

  • 25 luglio 2012

Il Consiglio regionale del Coni Sicilia contro la Regione. La massima istituzione sportiva dell'isola si scaglia contro la Regione Sicilia a causa della «scarsa attenzione nei confronti del mondo sportivo e dei tagli ai finanziamenti» da parte di Palazzo d’Orleans.

«I tagli previsti nella finanziaria di quest’anno nei confronti dello sport sono del 60-70% - afferma il Coni, in una nota - e non sono in linea con quelli effettuati negli altri comparti (10/20%)». «Lo sport - ricorda il Coni Sicilia - oltre ad essere il terzo pilastro educativo insieme alla famiglia e alla scuola, e’ un tesoro nascosto che rappresenta il 3% del Pil».

Giovanni Caramazza, presidente del Coni Sicilia, non esclude la possibilità di scendere in piazza nei prossimi giorni con tutte le forze sportive. «Un Paese che non stimola la pratica sportiva di massa è un Paese senza progetto: noi vogliamo lavorare anche per contribuire a ridurre i costi della sanità e la pratica sportiva di massa è un grande elemento per contribuire a questo scopo» – spiega Caramazza.

«L’invito che rivolgiamo agli enti istituzionali del nostro territorio è quello di destinare maggiore attenzione allo sport potenziando l’impegno per reperire, insieme al mondo dello sport, risorse economiche affinché si possa dare allo sport il posto che merita, affinché si possano mettere in calendario azioni, interventi, progetti ed iniziative in ambito sportivo nel nostro territorio, affinché si possa garantire il diritto di svolgere l’attività motoria (con un insegnante qualificato) sin dalla prima infanzia, affinché si possano valorizzare le infrastrutture sportive già presenti e se ne possano realizzare delle nuove in grado di avvicinare maggiormente alla pratica sportiva, affinché si possano sottoscrivere collaborazioni istituzionali per intraprendere meglio progetti e linee di sviluppo.

Il potenziale economico dello sport, ancora poco conosciuto, può davvero essere lo strumento per produrre nuova economia e nuovo lavoro in Sicilia» - conclude il presidente del Coni Sicilia.

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