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Pupi, canti e cuntu: il teatro popolare a Cefalù

Il mondo dei pupi e dei ritmi siciliani rivivono a Cefalù con leggende, racconti, melodie ed eccezionali battaglie dei paladini di Francia

  • 9 agosto 2010

Canti e maschere di Sicilia, pupi pronti per essere animati: è “Convivio: pupi, canti e cuntu” una kermesse fatta di tradizioni popolari che avrà luogo da lunedì 9 a venerdì 13 agosto alle 21, presso la corte del teatro Comunale Salvatore Cicero di Cefalù, con spettacoli ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti. La manifestazione, curata da Rosario Perricone ed organizzata dalla Fondazione Mandralisca di Cefalù, dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dall’Associazione culturale “Michele Palminteri” in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino” di Palermo, ci accompagnerà, dunque, per tutta la settimana con spettacoli di pupi, cunti e canti; un modo per ritrovare il racconto e il piacere di raccontare, insieme alle immagini, ai ritmi antichi e agli interpreti di queste forme d’arte.

Si parte lunedì 9 agosto alle 21, con i “Fatti di Malaguerra” di Gaetano Celano, depostitario della lunga tradizione del “cuntu”, antica forma di narrazione orale e si continua martedì 10 agosto, sempre alle 21, con “Sicily vs Brasil”, concerto di Rosa Mistretta, voce passionale e forte, di Giuseppe Milici, di Vincenzo Palermo e Vito Parrinello del Teatro Ditirammu di Palermo, per poi ritornare sul terreno del racconto mercoledì 11 agosto con “Storie e leggende di Sicilia” alle 21. Il cantastorie Paolo Zarcone, impegnato da sempre con chitarra e cartellone a trasformare storie, fatti locali e leggende in canti ironici o intensi, ci propone un melange di parola cantata e immagini come era di uso nel passato. Ancora musica giovedì 12 agosto e sempre alle 21, nella penultima serata, con il concerto della Compagnia di canto e musica popolare dal titolo “La musica dei saloni”.

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Il fil rouge, anche qui, è il legame con la tradizione popolare, con i canti legati al lavoro, alla terra, alle ninne-nanne e ai mestieri che permettono di esprimere la vera anima di un popolo. Per l’ultima sera, venerdì 13 agosto, l’appuntamento si rinnova in una location diversa, la piazza di Sant’Ambrogio (piccolo centro a 6 km da Cefalù) che alle 21 farà da cornice a “Morte di Gattamugliera”, intenso spettacolo di opera dei pupi della Compagnia Carlo Magno di Enzo Mancuso, ultimo discendente dell’omonima famiglia di pupari. Costruttore oltre che “puparu”, Enzo Mancuso metterà in scena e farà rivivere le vicende tratte dalle storie dei paladini di Francia, gesta cavalleresche di un teatro fatto di sapere artigiano e di passione per i canovacci antichi. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numaro 0921.421547.

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