SPORT
Qual è il vero volto di questo Palermo?
Campionato, dodicesima giornata, domenica 20 novembre 2005, Treviso-Palermo 2-2
Ci mancava poco e la frittata era servita. Badate bene, una frittata a lungo meditata, fatta di scelte cervellotiche e di stravolgimenti tattici e tecnici che Gigi Del Neri dovrà spiegare. Se nella gara precedente con la Sampdoria il tecnico di Aquileia aveva accusato qualche “amnesia” tecnica, a Treviso si è superato. Proporre un Palermo simile, disposto con una inedita difesa a tre e con alcuni elementi fuori ruolo o in condizioni fisiche precarie, ha rischiato di compromettere seriamente una intera gara contro un avversario, il Treviso del neo tecnico Cavasin, apparso in buona sostanza piuttosto modesto. La sorpresa sta nella rinuncia definitiva allo schieramento abituale, al classico 4-4-2. Non è giustificato un atteggiamento tattico diverso né dalle assenze contemporanee di Masiello e Santana né dalla disposizione dell’avversario di turno in quanto Del Neri non è solito adattare il proprio gioco in base alle caratteristiche dell’avversario. E così in panca si accomodano gli uomini di fascia dati per titolari alla vigilia Bonanni e Gonzalez e l’azzurro Zaccardo, quest’ultimo riteniamo stremato dagli impegni sostenuti.
E’ il volto di una squadra che nel primo mese e mezzo di campionato ha strabiliato critica e tifosi per il gioco espresso o la versione dell’ultimo mese e mezzo e cioè di una squadra piombata in una crisi di risultati e di gioco seppur in coincidenza con i notevoli impegni? Ed ancora: Del Neri quale squadra sente sua? Quella che annichilì l’Inter e dominò a Siena e Parma o quella che ha regalato punti e gioco a Chievo, Sampdoria e Treviso? Del Neri dirà di tutto e di più e di certo non ci aspettiamo che venga a dirci esattamente cosa funziona e cosa non funziona nel meccanismo rosanero, ma abbiamo troppa stima dell’allenatore che lo scorso anno rinunciò ad un lauto ingaggio nella Roma perché, come ebbe a dichiarare anche di recente, non sentiva quella squadra sua. E siccome parecchi indizi ci portano a sostenere che in realtà ciò che allena non è il top dei suoi desideri tecnici, sbatta i pugni sul tavolo nelle sedi opportune.
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