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Quattordicimila libri in salvo. E L'Aleph torna a vivere

Storia di 14.000 libri che incontrarono la salvezza: Tiziana Cipollone e Luigi Giordano fanno rivivere la storica libreria "L'Aleph" con uno spazio dedicato al fondatore

  • 17 aprile 2013

Se i libri avessero voce, di certo non parlerebbero. Eventualmente sussurrerebbero con delicatezza all'orecchio del compagno più amato: il lettore. Se per ipotesi potessimo scoprirli a muoversi, null'altro sarebbe il loro movimento che uno scuotere leggero di pagine, per attirare con discrezione la nostra attenzione.
Se potessero comunicare, però, i quattrordicimila volumi appartenuti alla libreria L'Aleph di via Arimondi di Palermo, probabilmente intonerebbero un canto aggraziato, per esprimere la gioia per la loro sorte: da venerdì 19 aprile alle 17.30 entreranno infatti a a far parte della “Sala delle Idee”, sita in via Libertà 58 e dedicata a Lorenzo Giordano, fondatore di quella che fino a qualche anno fa era la loro casa.

Un librario, Lorenzo Giordano, di quelli all'antica. Di quelli per cui i libri non erano oggetti, né mezzi, ma bensì figli. Figli rimasti orfani a luglio dello scorso anno, che hanno patito il buio e che sembravano destinati ad una fine infelice: essere venduti, svenduti, sballottati, strappati, buttati. Perdersi tra chili di roba vecchia, tra roba inutilizzata. Prendere polvere per poi scomparire. E invece eccoli, quei figli di carta: eccoli destinati ad una grande attività di prestito, a finire nelle mani di chi saprà amarli e curarli come meritano.

Il destino sembrava già segnato a dicembre, quando per cercare di tirare avanti gli eredi di Lorenzo Giordano avevano organizzato una vendita al 50 per cento. Le strade di quei libri si sono però incrociate con quelle di Tiziana Cipollone e Luigi Giordano, che amando intensamente i libri hanno deciso di comprere tutti i testi non ancora venduti: un momento, una scelta che ha salvato la maggior parte dei testi del libraio.

Una decisione amata dagli eredi, che hanno visto L'Aleph rimanere se stessa, non morire ma durare nel nome di chi l'aveva fondata. Attendendo che il prestito telematico previsto da questa nuova biblioteca per merito dell'Avens, - società informatica di cui è titolare Luigi Giordano, omonimo, ma non parente del libraio - cominci a funzionare, venerdì prossimo tutti i palermitani potranno avvicinarsi e toccare l'essenza di Lorenzo Giordano stesso, un gentiluomo che ha amato il suo lavoro e i suoi pargoli di fogli e d'inchiostro, con una forza tale da entrare con garbo nella memoria dei cittadini che continuano a decantare il suo operato.

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