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Rapina alla Cultura. Battiato: "Hanno rubato tutto"

"Non c'è più un euro" è la sentenza dell'Assessore al Turismo Battiato. E dopo le "porcherie" scoperte in assessorato, anche l'Europa da via alle ispezioni

  • 7 febbraio 2013

Quanto sia disperata la situazione culturale siciliana lo si può intuire da un semplice episodio raccontato dall'Assessore al Turismo Franco Battiato che, richiamato a gran voce dai colleghi onorevoli per essere più presente a palazzo dei Normanni, torna a Palermo e getta alcune amarissime valutazioni sullo stato di salute degli eventi in Sicilia, denunciando apertamente gli sprechi realizzati dalla giunta precedente (la replica a Battiato dell'ex assessore Daniele Tranchida).

Secondo il neo assessore Franco Battiato «Nelle casse dell'assessorato al Turismo non c'è un euro, hanno rubato tutto», e prosegue raccontando che si è dovuto dire di no alla proposta di organizzare a Taormina i Grammy Award, che festeggiano 40 anni. Il motivo percui siamo stati costretti a bocciare l’idea grandiosa? «Non abbiamo un euro da investire. Sarebbe stata una festa pazzesca che ci avrebbe consentito di poter vendere i diritti in tutto il mondo. E invece abbiamo dovuto dire no».

«Ho trovato tante porcherie in Assessorato, come quella di quell'imprenditore che non ha versato alla Regione i proventi della vendita dei biglietti per i siti culturali». Evento che molto probabilmente appartiene alla stessa categoria di “porcherie” che hanno insospettito la Comunità Europea che ha deciso da qualche giorno di avviare delle ispezioni in assessorato.

Il futuro adesso ha tinte fosche, e a prevederlo non è certo il lato più mistico del Battiato poeta, ma quello più realista del Battiato Assessore. Se ad oggi il motivo di denuncia nella gestione del turismo e attività culturali stava, "soltanto", nella profonda disorganizzazione e scarsa comunicazione, quello che adesso ci aspetta è molto più grave: «Dimenticatevi dei Grandi Eventi e del Circuito del Mito. Cancellateli», dice Battiato. Come pure la società pubblica CineSicilia, controllata dalla Regione. Liquidata.

La risposta immediata agli scandali e alle recenti indagini della magistratura è dunque la netta sospensione di alcune iniziative già programmate. Il dirigente del dipartimento turismo Alessandro Rais ha chiarito inoltre che sono state «avviate delle ricognizioni interne per comprendere meglio le procedure. La situazione, imputabile alla gestione precedente, è risultata non compatibile con la normativa europea, provocando la decertificazione da parte dell'Europa».

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