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Requiem di Verdi: la Sinfonica ospita i cantori del teatro Mussorgskij

  • 20 marzo 2005

Saranno le meditazioni musicali indotte dalla Messa da Requiem di Verdi per coro, solisti e orchestra che venerdì 25 e sabato 26 marzo accompagneranno la Settimana Santa dell’Orchestra Sinfonica Siciliana (rispettivamente alle 21.15 ed alle 17.30, in sostituzione del preannunciato Stabat Mater di Rossini), al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo”, ospiti i cantori del Teatro Mussorgskij di San Pietroburgo. Quando nel 1873 Alessandro Manzoni, padre della moderna lingua italiana, morì, lasciò spiazzata non solo l’Italia cattolica a cui diede voce autorevole e sensibilissima, ma anche un artista assolutamente laico come Giuseppe Verdi. Il compositore di Busseto, milanese d’adozione – anche se fu adozione lunga e faticosa – aveva già dovuto affrontare cinque anni prima il lutto del suo collega Gioacchino Rossini, amico e rivale, da troppo lungo tempo sepolto in un orizzonte culturale e musicale a lui estraneo. Da quel momento, con molta probabilità, gli venne l’idea di celebrare come si deve la morte e il ricordo degli artisti, rappresentanti di una cultura musicale (e non solo) non sufficientemente celebrata e comunque sentita lontana dalla quotidianità di una storia in continua evoluzione.

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Rispetto alla forma oratoriale, tipica del Requiem, la novità più rilevante di quest’esecuzione consiste nell’essere in forma scenica, sottolineando la più volte rimarcata natura teatrale dell’opera. Regia di Stanislav Gaudassinsky (a sua volta cantante e musicista diplomato al conservatorio Rimsky-Korsakov di Leningrado) e scene di Vjacheslav Okunev. Sul versante musicale, l’Orchestra Sinfonica Siciliana accompagnata da Coro e Solisti del teatro Modest Mussorgskij di San Pietroburgo e guidata dalla bacchetta sapiente del maestro Andrej Anikanov. Esperto nel repertorio russo da Glinka a Stravinsky passando per capisaldi indiscussi come Cajkovsky, Mussorgskij e Prokofiev, nonostante la giovane età Anikanov ha già affrontato con successo, il grande repertorio europeo della musica operistica (Bizet, Johann Strauss, Mozart, Puccini e, di recente, molto Britten), compresa la musica del musicista parmense: ha infatti all'attivo note edizioni del Don Carlos e della Traviata. Quanto ai cantanti, si alterneranno due cast diversi formati da E. Borisevich, N. Biryukova, D. Karpov, A. Matveev (rispettivamente soprano, mezzosoprano, tenore e basso, nella migliore tradizione operistica italiana) e, sempre nello stesso ordine, T. Cherkasova, N. Romanova, A. Kuligin, M. Kazantsev.

Questo Requiem è sfida che richiede particolare partecipazione ed entusiasmo da parte degli esecutori nell'insieme. L'alternarsi e l'incastro delle voci è contenuta nella terrestre dimensione del dramma, una preghiera pronunciata da quattro solisti in un'oscillazione dinamica ed emozionante di sospensione religiosa e richiesta di pietà tutta umana. A dispetto del testo invariato nel corso dei secoli, dall'età prebarocca in poi, ogni requiem porta infatti con sé il suo carico di disillusione per una vita che termina e l'esigenza di pace: il Requiem di Verdi, poi, lasciando dietro di sé l'impressionismo e l'estasi, emoziona per la componente umana, per l'emergenza che si avverte costante e palpabile e che, non a caso, i melomani più affezionati ricordano in eroi che, nelle opere, cantano un costante e doloroso senso di perdita. Biglietti al botteghino del Teatro Politeama Garibaldi (piazza Castelnuovo, Palermo), serale/pomeridiano 5/20 euro. Biglietteria aperta tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e nei giorni dello spettacolo fino a un'ora prima dell’inizio del concerto.

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