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Ricercatori di Palermo: i loro studi per NASA ed ESA

3D-CUBRO-SPACE è il nome del progetto che porterà i ricercatori di palermo a studiare gli effetti dell'assenza di gravità sull'apparato respiratorio utili per le missioni su Marte

Balarm
La redazione
  • 8 ottobre 2016

I ricercatori palermitani volano nello spazio, o meglio, cercheranno di capire che tipo di effetti potrebbe avere l'assenza di gravità sull'apparato respiratorio degli astronauti per le prossime e più lunghe spedizioni.

È questo il progetto, chiamato 3D-CUBRO-SPACE, che l'Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia (IEMEST) di Palermo condurrà insieme con la NASA (National Aeronautics and Space Administration) e con le Università di Palermo, Leiden (Olanda), Southampton (GB) e Galveston (Texas, USA) e co-finanziato dall'ESA (l'Agenzia Spaziale Europea).

Il progetto, presentato sul bando dell'ESA "International Space Life Sciences Research Announcement 2014", prevede una fase preliminare, a terra, in cui i campioni saranno preparati ed adattati all'International Space Station (ISS), seguita da esperimenti sull'ISS stessa.

Al termine di questi ultimi, i campioni saranno analizzati dai vari gruppi con base in Europa e negli USA al fine di studiare differenti aspetti cellulari e biomolecolari. Le ricerche sono cominciate nel 2016 ed è previsto che terminino nel 2020.

Quello che ci si aspetta è dare un significativo e importante contributo alla conoscenza degli effetti dell'assenza di gravità sull'apparato respiratorio e i risultati avranno ricadute per i successivi viaggi nello spazio, incluse le previste missioni dell’uomo sul pianeta Marte. Inoltre, l'innovativo modello cellulare proposto e sperimentato potrà avere applicazioni nello studio dell'assenza di gravità anche in altri distretti anatomici.
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