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Russo e Cracolici: la polemica, i brogli e la cena

Pippo Russo (Idv) replica alle accuse lanciate da Cracolici. Tirati in ballo i pm di Palermo che coordinano le indagini sui brogli delle primarie del 4 marzo

  • 4 maggio 2012

Una replica chiara quella del segretario provinciale di Idv, Pippo Russo, alle accuse lanciate dal capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, ad un incontro per sostenere la candidatura di Fabrizio Ferrandelli insieme a Luciano Violante: «Prendiamo atto che finalmente anche Cracolici si è reso conto che ci sono stati pesanti brogli alle primarie di Palermo».

Durante l'incontro, insieme ai giornalisti, Antonello Cracolici ha affermato: «Per sapere qualcosa sui presunti brogli alle primarie forse avremmo dovuto essere a una cena elettorale che si è tenuta sabato a Mondello alla quale hanno partecipato, oltre al candidato sindaco Leoluca Orlando, alcuni pm di Palermo che seguono le indagini sulla vicenda» «A Palermo – ha continuato Cracolici – si dice che il carbone se non tinge mascaria (se non colora, sporca n.d.r.)»

Il capogruppo del Pd all’Ars fa riferimento ad una cena organizzata da un candidato dell’Idv al Consiglio comunale, Sandro Leonardi, marito del sostituto procuratore Vania Contrafatto. Come testimonierebbero alcune foto, alla cena elettorale, c’erano, tra gli altri, il procuratore Francesco Messineo e gli aggiunti Leonardo Agueci e Maurizio Scalia. Quest’ultimo è il magistrato che coordina l’indagine sui brogli alle primarie del centrosinistra del 4 marzo. La procura di Palermo ha indagato finora tre persone: Nicola Russo, l’impiegato del Comune di Palermo che ha rilasciato i sessanta certificati elettorali e le deleghe, tutte in bianco, Francesca Trapani e Maurizio Sulli, i due rappresentati di lista di Ferrandelli.

Chiamato in causa, il pm Maurizio Scalia ha voluto replicare: « I magistrati della Procura della Repubblica di Palermo non hanno preso parte ad alcuna cena elettorale in favore dell’onorevole Orlando – ha spiegato Scalia -, hanno partecipato a un ricevimento in una casa privata di una collega e amica per festeggiarne l’inaugurazione. A detto ricevimento – aggiunge – erano presenti numerosi altri magistrati pure di altri uffici e, per qualche tempo, anche l’onorevole Orlando».

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