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Scienza e teatro insieme per la rinascita

  • 6 novembre 2006

Ha lanciato una sfida contro il cancro e la società che mostra tutto il suo pregiudizio e allontana da sé. Ha portato la cultura medica e sanitaria a modernizzare il suo linguaggio. Ha incoraggiato tutte le associazioni di volontariato a rivedere la propria filosofia. Ha creato un nuovo modo di rapportarsi con la malattia. Questo ed altro ha fatto il Progetto Amazzone che festeggia dieci anni di vita con la manifestazione “Epica della cellula e dell’eroe – Cancer in blue / 1996 – 2006. Dieci anni”, la quarta edizione delle Giornate Internazionali Biennali che avranno luogo a Palermo a partire da domenica 12 fino a sabato 18 novembre.

Un’attività, quella del Centro Amazzone, che ha sostenuto molte donne operate attraverso la psicologia e l’arte del teatro e ha condotto molte altre donne verso la conoscenza della prevenzione. Il centro riconosce nel paziente una grande forza d’animo nel superare determinate prove molto difficili, tale da essere paragonato, se non addirittura considerato, il nuovo "eroe" della nostra età. Un "eroe" epico perché epica è la sua sfida. Da qui il tema della manifestazione che si propone l’obiettivo di unire gli aspetti umanistici dell’esperienza umana con quelli scientifici. Un incontro importante, dunque, tra Umanesimo e Scienza.

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Creato da Anna Barbera e Lina Prosa con la collaborazione del Comune di Palermo e il dipartimento di Oncologia dell’Ospedale "M. Ascoli - Arnas", e con la collaborazione dell’ASL 6, il progetto ha visto la luce per la prima volta nel 1996 con la prima edizione delle Giornate Biennali Internazionali. A sostenere il progetto è l’Associazione Arlenika, ideata dalle stesse Anna Barbera e Lina Prosa nel 1994. Il campo d’interesse dell’Associazione è quello delle scienze umane, del teatro e l’evoluzione sociale ed individuale mentre il suo tratto innovativo è quello di considerare il teatro come servizio umano e sociale, ponendo così le condizioni necessarie per vedere il teatro e la scienza, da sempre due universi lontani, operare per lo stesso fine che è quello della guarigione.

Da questo obiettivo, nasce, appunto, il Progetto Amazzone, un percorso fatto di Mito, Scienza e Teatro attraverso il quale conoscere e guardare il proprio dolore e lavorare per una ricomposizione dell’identità umana. Un approccio quindi globale con la malattia per reinserirla nel contesto unitario della condizione umana. Un risultato perseguibile attraverso il Mito per ricongiungersi con l’Origine, con la Scienza per mettere in relazione la cura, la ricerca e la partecipazione, ed infine con il Teatro per dare la possibilità al corpo "tagliato" di comunicare di nuovo e ancora. Fulcro dell’attività del Progetto Amazzone sono appunto le Giornate Internazionali Biennali che attraverso dibattiti, convegni, spettacoli ed assemblee, concentrano l’attenzione sulle problematiche culturali e scientifiche legate alla malattia.

Tre sono le aree di partecipazione in cui si articola l’attività. La “Prevenzione del cancro al seno e sostegno nella malattia”, in cui si effettuano visite senologiche, mammografie, ecografie e sostegno psicologico alle donne operate e orientamento nella malattia. “Spazio di cultura scientifica Marie Curie” con programmi di cultura medica, antropologia, formazione del volontariato e video. “Teatro Studio Attrice/Non”, il laboratorio teatrale che sperimenta il rapporto tra la scena del corpo soggetto a mutamenti e la scena del teatro.

Interessante anche la videoteca “Occhi del Teatro”, in cui è possibile vedere oltre cinquantasei lavori dei maestri del teatro novecentesco donati al Centro Amazzone dall’Academie Esperimentale des Theatres di Parigi. Tra i tanti riconoscimenti, il Progetto è stato presentato alla Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati ed è stato valutato come progetto pilota per le città Italiane. Inoltre, l’Associazione Arlenika per il Progetto Amazzone ha ricevuto il premio “Marie Curie” dalla Società Italiana di Radiologia Medica ed il riconoscimento del “Trofeo Stefania Rotolo”. Ha avuto come partner scientifico il Memorial Sloan Kettering Cancer Center (Tempio mondiale dell’oncologia) e ha sostenuto La Carta di Parigi contro il cancro firmata nella capitale francese assieme al ciclista Armstrong in occasione della sua vittoria al Tour de France. Infine, ha avuto il privilegio di partecipare come unica realtà associativa europea presente, al secondo Vertice Mondiale contro il cancro organizzato dall’Unesco.
val.cuc.

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