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Sequestrati a Pantelleria beni e terreni di Gheddafi

Partito a Pantelleria un sequestro di beni per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro: ad essere interessati, un complesso alberghiero e terreni

  • 15 maggio 2012

Un sequestro di beni per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro: ad essere interessati, un complesso alberghiero ed alcuni terreni dell'isola di Pantelleria, riconducibili alla famiglia dell'ex leader libico Gheddafi. L'operazione è stata condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, sulla base di un provvedimento arrivato a seguito di indagini avviate dal Nucleo di polizia tributaria della capitale. Nello scorso mese di marzo era già stato sequestrato un ingente patrimonio attribuibile al leader libico, con un valore complessivo di oltre un milione di euro.

Nello specifico, una società collegata alla famiglia Gheddafi risultano proprietaria di un complesso alberghiero e una serie di terreni a Pantelleria, a "Punta tre pietre". Le operazioni del nucleo di polizia di Roma si inseriscono nella rogatoria internazionale, partita dal Tribunale penale internazionale dell'Aja allo scopo di risarcire le vittime del regime; Gheddafi, il figlio Said Al Islam e dell'ex capo dei servizi segreti, Abdullah Al Senussi, sono stati coinvolti da un procedimento per crimini contro l'umanità. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e l'Unione Europea avevano inoltre già chiesto alla comunità internazionale, prima della rogatoria, di procedere al congelamento dei beni riconducibili alla famiglia dell'ex leader libico.

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