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Tagli a scuola e sanità, ripristinata la ex Tabella H

La Regione trova 33 milioni per finanziare enti e associazioni, ma elimina dal bilancio 6 milioni per il buono sociosanitario e 5,6 milioni per il "buono scuola"

  • 24 maggio 2012

Secondo la Regione, il buono scuola e il buono socio-sanitario non servono. Scompaiono dal bilancio regionale i soldi previsti nel capitolo: “Contributo annuo per l’erogazione del Buono Scuola destinato a concorrere alle spese di frequenza, tasse e contributi disposti dalle scuole dell’Infanzia, di Base e Secondarie, Statali e Paritarie”. L'Assemblea regionale siciliana ha deciso, in Commissione bilancio, di togliere 35 milioni di euro ai Comuni, 6 milioni per il buono sociosanitario e 5,6 milioni per il “buono scuola”. La cosiddetta “ex tabella H”, cancellata dall'impugnativa del Commissario dello Stato, rispunta fuori. Messi in salvo quindi i quasi 33 milioni che erano rimasti intatti dopo una prima riduzione del 10% sugli stanziamenti per enti, associazioni e Fondazioni, e dopo un ulteriore spostamento di 12 milioni su un accantonamento negativo cassato anche questo dal Commissario dello Stato, Carmelo Aronica. I fondi che erano “certi” in Finanziaria sono rimasti intatti.

Salvi quindi i finanziamenti, ad esempio, per gli enti come il Coppem, il centro Carrefour Sicilia, la galleria d'arte moderna di Bagheria, l'istituto Gramsci, il centro Pier Paolo Pasolini, l'Arces, il museo Mandralisca di Cefalù e la Fondazione Buttitta, la fondazione intitolata a Leonardo Sciascia l'associazione "Meter" di don Di Noto, l"Inda", istituto nazionale del dramma antico, la Fondazione Federico II e le associazioni sportive. Insomma i deputati hanno "recupero" dei fondi della ex Tabella H la quale presenta anche una sfilza di centri di ricerca, di studio e di fondazioni "poco note".

«Ieri notte la giunta Lombardo e quello che rimane della sua maggioranza ribaltonista e complice - ha affermato Marianna Caronia del Cantiere popolare - si sono prodotte in due ignominiosi scippi ai danni di alcune categorie deboli e dei sempre troppo tartassati enti locali». Rincara la dose il deputato del Pdl Vincenzo Vinciullo: «La cosa ancora più grave ed insopportabile - spiega il deputato pidillino - è che, alla fine dei lavori, l’Assemblea, abbia approvato un Ordine del giorno, che chiede di fare pagare meno ticket ai Siciliani. Una maggioranza, quindi, ipocrita e ignorante allo stesso tempo».

«La commissione Bilancio dell'Assemblea regionale, - si legge in una nota - all'unanimità ha deciso di destinare i fondi riservati all'erogazione del buono scuola nel 2012, ad altri obiettivi ritenuti al momento prioritari». Il “buono scuola” non è fra le priorità. «Questa - spiega il deputato Michele Cimino di Grande Sud - non è politica ma malapolitica. Le stesse risorse potevano essere prelevate da altri ben capienti capitoli del bilancio della Regione cercando così di evitare che a pagare fossero sempre i più deboli».

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