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Torna la vittoria: Gasbarroni e Jeda matano il Toro

Ventinovesima giornata, 29 febbraio 2004, Palermo-Torino 2-1

  • 3 marzo 2004

Era ora. Il Palermo è finalmente tornato a vincere e lo ha fatto nel modo migliore, battendo una delle formazioni più forti del campionato al termine di una partita molto bella, ricca di emozioni…e, soprattutto, di soddisfazioni per il folto pubblico presente al Barbera. In uno stadio pieno,dunque,  in presenza del presidente Maurizio Zamparini, la formazione allenata da Guidolin ha ospitato il Torino di Rossi nell’ambito della ventinovesima giornata del campionato di Serie B: in palio tre punti importanti per entrambe le squadre, tre punti che il Palermo attende da quasi 2 mesi…troppi per una formazione che è destinata al grande salto.

La gara, però, non comincia nel modo migliore per i rosanero: subito dopo un brutto errore di Jeda lanciato a rete da Toni, arriva improvviso il gol del vantaggio granata: lo segna Tiribocchi con un gran destro dal limite dell’area che, sotto gli occhi dell’incolpevole Berti, insacca il pallone nell’angolo alto sotto la traversa. E’ solo il settimo minuto e il Palermo accusa il colpo: il pubblico teme il peggio e la squadra, per un po’, ne risente: ma lo smarrimento non dura a lungo e la partita comincia a diventare sempre più bella ed emozionante; il Palermo cerca di agguantare il pareggio in tutti i modi, ma un paio di interventi superlativi di Sorrentino e un pizzico di sfortuna nella traiettorie impediscono a Toni (per ben tre volte) e a Biava di centrare il bersaglio; nel frattempo il Torino non si limita a difendersi e grazie alla mobilità di Pinga e agli inserimenti dei centrocampisti porta ancora qualche pericolo alla rimaneggiata difesa rosanero: Conticchio, infatti colpisce il palo.

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La svolta del match arriva al 39° minuto; Antonio Filippini viene lanciato sulla fascia destra, arriva quasi sul fondo, lascia partire un cross teso che Gasbarroni, grazie al prezioso velo effettuato da Jeda, insacca nell’angolo alla destra del portiere con splendida coordinazione. Lo stadio esplode; le urla dei 28.000 tifosi raggiungono distintamente le orecchie del patron Zamparini che, nel frattempo, aveva abbandonato  la tribuna per la troppa sofferenza rifugiandosi nei corridoi interni dell’impianto. E non c’è neanche il tempo di festeggiare per bene l’agognato pareggio: dopo un minuto e mezzo, infatti, un calcio di punizione di Grosso viene “spizzato” in area da Toni, consentendo a Jeda di intervenire con una prodezza acrobatica anticipando tutti…il pallone va in rete…il Palermo, in meno di due minuti ha ribaltato la situazione. L’esultanza si trasforma in tripudio e il primo tempo si chiude tra gli applausi, dopo aver assistito ad un’altra traversa colpita dal Torino e all’infortunio di Ferri, sostituito dal palermitano Accardi.

Al rientro in campo le due formazioni continuano a dare spettacolo: il Palermo tenta di chiudere la partita e il Torino cerca di raddrizzarla. Si arriva alla fine e l’arbitro assegna gli ultimi, interminabili 5 minuti di recupero: gli avversari, tra i fischi assordanti, tentano l’assalto finale con una sortita in avanti del proprio portiere. Finalmente arriva il triplice fischio che sancisce la fine della partita; è una liberazione per tutti: per la squadra, per l’allenatore e per i tifosi. I ragazzi di Guidolin lo sanno e, tenendosi per mano vanno a raccogliere il saluto delle due curve. Giovedì 4 marzo si gioca di nuovo: il Palermo andrà a Pescara e…visti i risultati, anche stavolta niente pronostici.

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