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Turismo mordi e fuggi: Palermo offre solo il mare

Pochi turisti rimangono in città limitandosi a vivere la spiaggia per poi dirigersi altrove: mancano le iniziative che li convincano prolungare le proprie vacanze

  • 23 agosto 2012

Come una donna seducente che strizza l'occhio e ammalia ma che, una volta conquistata, si rivela irrimediabilmente noiosa. Così è la Sicilia per i turisti di questa stagione estiva, meta da sogno totalmente incapace però di intrattenere o trattenere i vacanzieri. Presenze mordi e fuggi di certo connesse con il più generico calo del turismo nazionale che sfiora il 40% ma che comunque pesano sul bilancio complessivo di metà estate.

Nonostante la Sicilia sia la terza regione preferita nell'offerta turistica nazionale, Palermo si rivela semplice luogo di passaggio e anche se gli albergatori propongono numerose offerte anti-crisi capaci di vendere la città come luogo di mare, pochi turisti decidono di rimanere per esplorare meglio ciò che offre il luogo, limitandosi a calpestare la spiaggia per poi dirigersi altrove. E non è certo la storica credenza di una Palermo "violenta" a frenare la permanenza: il capoluogo siciliano è fuori dalle prime dieci posizioni per furti, borseggi e truffe e frodi informatiche, anche se la capitale della Sicilia vanta il settimo posto per i furti d'auto (con un incremento del 9,8%), il terzo posto per le rapine (con un aumento del 18,4%) e il settimo per gli scippi (che crescono del 36,9%). Sta piuttosto nella mancanza di un'adeguata programmazione e comunicazione capace di attirare flussi turistici il vero difetto della Sicilia che manca di iniziative allettanti che spingano a prolungare le proprie vacanze in cerca del divertimento.

A questo calo di presenze riportato dagli albergatori si unisce la spropositata offerta di ricettività alternativa a vario titolo, che contribuisce ulteriormente a far calare questo dato. Si registrano pertanto scelte di chiusure estive in città di esercizi ricettivi, che valutando un netto calo di prenotazioni hanno reputato opportuna la chiusura temporanea. La piaga turistica è quindi quella delle iniziative culturali dell'ultima ora che proprio perchè mal programmate e propagandate non destano particolare interesse.

«L'unico sfogo per i turisti è la spiaggia che gli albergatori hanno promosso fin dallo scorso inverno come offerta estiva. - dice il presidente di Federalberghi Nicola Farruggio - In tal senso si è avuto un riscontro positivo in termini di gradimento ed in molti casi si è riusciti a prolungare il soggiorno medio. Palermo purtroppo soffre per la mancata programmazione turistica degli ultimi anni e pertanto da destinazione principale è oggi declassata in meta di passaggio del turismo estivo. Migliori le previsioni per i mesi di settembre e ottobre ma questi dati non riescono più a risollevare la grave situazione di crisi economica del comparto ricettivo».

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