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Un nuovo Palermo con Simplicio e Bresciano

La riscoperta di due giocatori che tanto il pubblico quanto il vecchio tecnico consideravano dei bidoni da scaricare al migliore offerente

  • 22 settembre 2008

Cosa è cambiato tra quel gruppo di giocatori pesanti sulle gambe ed incapaci di offrire prestazioni decenti ed il nuovo Palermo visto all’opera con Roma e Genoa? Cosa è cambiato nell’undici poco incisivo e dalla difesa colabrodo di qualche tempo fa ed il gruppo attento in difesa ed incisivo in avanti attuale? E’ troppo semplice dare il merito al solo Ballardini, una squadra se non “è squadra” non può improvvisarsi tale in appena venti giorni. Le cause di questa metamorfosi vanno ricercate in altre direzioni alle quali il tecnico ravennate ha contribuito egregiamente. La riscoperta di due giocatori che tanto il pubblico quanto il vecchio tecnico consideravano dei bidoni da scaricare al migliore offerente come Simplicio e Bresciano.

In particolare Simplicio è rinato in quella posizione del trequartista di corsa dove riesce a sprigionare, senza compiti di copertura, tecnica da uomo assist e pressione sul portatore di palla avversario. Bresciano, rigenerato dalle vacanze estive e con la testa sgombra dal fascino della premier league, è ritornato l’uomo bionico complice una collocazione in campo a lui più congeniale. La difesa si è giovata della cattiveria di Carrozzieri e della classe di Bovo e, finalmente, rispetto allo scorso anno riesce a giocare alta e non farsi schiacciare dagli avversari. Ma una considerazione su tutte: il Palermo si giova di un uomo d’ordine dal piedino sinistro fatato che risponde al nome di Fabio Liverani. L’ex viola è il vero direttore d’orchestra capace di rallentare il gioco quando serve e velocizzarlo con aperture millimetriche o verticalizzazioni improvvise.

Ultima considerazione del tutto personale: questa squadra ha cambiato preparazione diminuendo considerevolmente i carichi di lavoro. Dispiace solo dover lasciare fuori parecchia gente che sarebbe titolare in qualsiasi squadra di A. Ma i vari Migliaccio, Guana, Dellafiore, Raggi ed il resto della truppa dovranno adeguarsi al nuovo corso ed anteporre la legittima aspirazione di vivere un campionato da protagonista agli interessi del gruppo. Una squadra che finalmente si diverte e fa divertire. Adesso la prova del nove già anticipata da numerosi e prestigiose firme: come si comporterà il nuovo Palermo in trasferta?

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