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Verdura: un giardino di musica e danza

  • 23 maggio 2005

«Ogni festival ha la sua identità e questo festival è una proposta di incrocio fra diversi generi e diversi pubblici»: così si è espresso il direttore artistico Lorenzo Mariani presentando la Stagione estiva del Teatro Massimo di Palermo che anche quest’anno, dal 25 giugno al 10 agosto, verrà accolta negli spazi del teatro di Verdura (via del Fante 70/b), per un totale di quindici serate attraverso l’operetta, la danza, e ovviamente la musica: classica, pop, rock e jazz.

Come ogni anno gli appuntamenti mirano infatti a coinvolgere vari stili musicali e diverse tipologie di pubblico. Grande ouverture il 25 giugno con il concerto di Luis Bacalov – già collaboratore musicale di registi quali Pasolini, Fellini, Damiani, Scola, Petri, Giraldi, Leone, Wertmüller, Kurys, Stora, Lefebvre, Borowczyk, Greco, i fratelli Frazzi, Lattuada, Radford, Rosi e vari altri – a Palermo condurrà l’Orchestra del Teatro Massimo per proporre dal vivo le partiture della colonna sonora de “Il Postino”, ultimo capolavoro cinematografico del compianto Massimo Troisi (valsagli anche l’Oscar dell’Award Academy, un “Globo d’Oro” e tanti altri premi). Il 26 giugno calcherà le assi del teatro all’aperto il pianista e compositore torinese Ludovico Einaudi, raffinato esponente della musica più contemporanea – non a caso allievo di Luciano Berio – che riesce sapientemente a combinare la formazione classica con i linguaggi più moderni del pop e della fusion, pure lui con rilevanti trascorsi nelle musicazioni del cinema d’autore (da “Aprile” di Nanni Moretti, fino al più recente “Sotto falso nome” di Roberto Andò).
Dal 9 al 13 luglio sarà di scena l’operetta Al cavallino bianco, commedia musicale in due atti di Hans Muller su musiche di Ralph Benatzky, interpreti l’Orchestra ed il Coro della Fondazione diretta da Michael Jurowski, nonché il Corpo di ballo del teatro che eseguirà le coreografie di Gino Landi: a chiudere il cerchio di questa produzione di successo il collaudatissimo connubio artistico fra Daniela Mazzucato (Josepha) e Max René Casotti (Bellati), nonché Gianfranco Marrapodi, il Martufello televisivo (Sigismondo).

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Ma attento anche a quanto di più particolare offra l’attuale scena artistica mondiale, per il 16 luglio il cartellone prevede il fresco swing dell’italo-americano Peter Cincotti, rappresentante dell’ultima generazione di crooner che sembra voler far riscoprire ai giovani il gusto per i ritmi e le sonorità più confidenziali. E sempre ai giovani guarda anche la data del 17 luglio per la prima apparizione in assoluto in Sicilia di Craig David, stella del pop-soul-funky che fra le proprie collaborazioni vanta quella con il “pungiglione” della musica inglese, Sting, per la particolarissima rendition di “Shape of my heart”, hit di successo dell’ex Police. Ma la sua voce sensuale e soprattutto il suo stile non avevano bisogno di questa spinta – che certo non gli ha tuttavia nociuto – ed è quanto egli si appresta a dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, in questa puntata palermitana del suo tour.
Molto interessante il progetto “Stomp”, gruppo statunitense ideatore di un’accattivante fusione di coreografie sincronizzate in stile hip-hop e spericolate acrobazie, accompagnate da musica e soprattutto dal ritmo reso con l’energia di sonori colpi dei propri stivali gommati sulla pedana: i suoni e soprattutto i rumori metropolitani di ogni giorno, quasi ignorati, insieme ad altri “attrezzi” percussivi diverranno la colonna ritmico-sonora delle due serate del 20 e 21 luglio. In grado di suonare a velocità turbinosa nonostante dei coltelli piantati fra un tasto e l’altro del pianoforte, Keith Emerson è considerato per questi suoi temerari virtuosismi e soprattutto per la sua genialità quasi insana “pianista da brivido”. Mitico tastierista dell’altrettanto mitico trio insieme a Greg Lake e Carl Palmer, in Italia fu reso noto ai più grazie a “Honky Tonky Train Blues”, sigla di chiusura di “Odeon”, uno dei primi magazine televisivi di successo dei migliori anni della Rai. Definito come il Jimy Hendrix dell’organo, il tastierista suona per la prima volta a Palermo il 22 luglio.

Già annunciato da tempo, l’omaggio al genio di Mozart, con una creazione di Amedeo Amodio, “We Like Mozart”, (29, 30 e 31 luglio). Lo spettacolo ripercorre i viaggi del compositore di Salisburgo, il viaggio per guadagno, per l’avventura, il viaggio come conoscenza, come percorso di vita, l’incontro con le corti europee ed i compositori della sua epoca, ma anche l’incontro dei compositori a noi contemporanei con la sua opera, il suo genio. Questa produzione che impegnerà l’Orchestra ed il Corpo di Ballo della Fondazione – musiche originali di Michele Dall’Ongaro, drammaturgia di Sandro Cappelletto, direzione musicale di Pietro Mianiti, scene e costumi di Luisa Spinatelli –, anticipa di alcuni mesi le celebrazioni mozartiane previste per il 250° anniversario della nascita del grande musicista. Il 2 agosto è la volta di Marco Paolini che, accompagnato dai “Mercanti di liquore”, debutta al Teatro di Verdura con Song n.32 - Concerto popolare, variopinta composizione di musica e testi – autori il gruppo e lo stesso attore, nonché i poeti Dino Campana, Giacomo Noventa, Biagio Marin, ed alcune filastrocche di Gianni Rodari – il cui leit-motiv è costituito dall’acqua e dalla lotta tra chi vuol trattarla come merce e chi crede che essa debba essere sottratta alle regole del mercato e del possesso.

Ultimi appuntamenti all’insegna della danza, il 5 e 6 agosto con un Gala che vede tornare in patria la palermitana Eleonora Abbagnato, applauditissima due anni in “Romeo e Giulietta”. L’étoile dell’Opera di Parigi danzerà ancora una volta al fianco di Hervè Moreau e di altre star internazionali, su corografie di Bejart, Balanchine, Nureyev, Kylian e Bigonzetti; mentre il 10 agosto protagonista della serata conclusiva sarà il gitano della danza Joaquín Cortés, in uno spettacolo in prima italiana che intende replicare il successo di tre anni fa, sempre al Verdura. «Quest’anno abbiamo anche pensato di offrire l’alternativa del bus navetta che collegherà il Teatro con i punti nodali della città, sonsentendo ai turisti o ai semplici cittadini di raggiungere il teatro senza alcun affanno», ha dichiarato il sindaco Diego Cammarata, Presidente della Fondazione teatrale. Infatti, di concerti al Teatro di Verdura non ci saranno soltanto quelli “di punta” delle 21.15, ma intorno alle 19.30 si terranno i “Concerti al tramonto”, ospitati nello spazio “Filoxenia” immerso nel verde del parco di Villa Castelnuovo. Dal 26 giugno al 10 agosto, alla modica cifra di 5 euro, accompagnati da degustazioni di vino sarà possibile assistere anche ad ulteriori 15 appuntamenti musicali, protagonisti alcuni noti solisti del jazz palermitano che si avvicenderanno a formazioni strumentistiche ridotte dell’Orchestra del Massimo, ed ad altri concerti ancora in fase di definizione. Fra quelli resi noti suoneranno Dino Saluzzi col suo bandonéon, i chitarristi Ralph Towner (membro fondatore degli Oregon) e Antonio Forcione, ed i vocalisti de “Al cavallino bianco” Daniela Mazzucato e Max Renè Cosotti, che si proporranno in alcuni recital. Due le tipologie di abbonamento: il “Gold” comprenderà tutti e dieci gli spettacoli e costerà dai 230 euro ai 310; il “Summer classic” invece dedicato solo agli eventi più tradizionali, costerà dai 90 euro ai 130 euro. La campagna abbonamenti partirà il 31 maggio mentre i singoli biglietti saranno acquistabili dal 23 giugno. Numero verde 800655858. Sconto Cartagiovani: 50%.

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