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Viaggio nel mondo meno famoso di Picasso

Per cinque mesi una mostra che mette in risalto opere meno note dell’artista di Malaga, spaziando fra i vari periodi che hanno contraddistinto la sua carriera

  • 25 ottobre 2008

Dal 6 ottobre 2008, fino all’8 marzo 2009 sarà possibile visitare a Palermo, presso le Sale Duca di Montalto di Palazzo dei Normanni (piazza Indipendenza), la mostra “Il mondo fantastico di Picasso”, allestita con opere provenienti dalla collezione del museo tedesco di Wurth e da altri prestigiosi luoghi.

L’esposizione è stata realizzata dal gruppo Wurth, diretto da Sylvia Weber, con la collaborazione dell’Assemblea Regionale Sicliana, curata da Roland Doschka. La mostra ha l’obiettivo di mettere in luce le opere poco conosciute dell’autore di “Guernica”, un lato del pittore a cui non siamo abituati. Infatti, le opere di Picasso esposte sono 66, tra oli su tela, sculture e disegni, e toccano praticamente tutti i periodi che hanno contraddistinto la lunga carriera dell’artista spagnolo, emigrato in Francia sia per amore che per sfuggire agli orrori della guerra e al despotismo della dittatura di Franco.

Si va dal periodo “blu” dei soggetti rappresentati senza speranza e pieni di solitudine, come quelli di “Donna col cestino” (matita su carta, 1898), di “Donna di profilo” (china su carta, 1901) e “Corrida” (1901), senza dimenticare l’”Omaggio a Gaugin” del 1903, dove sono evidenti le atmosfere esotiche tipiche del pittore francese a cui è dedicato il quadro. Passando per il più pacato “rosa”, momento artistico di Pablo in cui i colori si fanno più allegri e sgargianti, ma dove la malinconia comunque è un elemento sempre presente, seppur in maniera diversa: prova ne sono le continue rappresentazioni di arlecchini o comunque di personaggi appartenenti al mondo del circo.

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Una delle opere più rappresentative di questa esposizione è sicuramente “Arlecchino” (1916), a metà fra il periodo cubista di cui Picasso risente ancora e il periodo neoclassico dove si assisterà ad una sorta di “ritorno all’ordine” dello spagnolo. Arriverà, in seguito, a ridosso degli anni ’30, un avvicinamento consistente al surrealismo e alle sue rappresentazioni dell’onirico e dell’inconscio: “Il pittore e la modella” (china, sfumata su carta), tema già affrontato nel ’26 e che verrà ancora ripreso in seguito, è ad esempio, un’opera del 1932 che risente di questo periodo, dove sono evidenti i contrasti cromatici più netti e un senso di profonda angoscia e pesantezza. I quadri esposti risalgono fino al 1957, e tra questi molti rappresentano le passioni femminili di Picasso, come ad esempio i ritratti di Francoise Gilot e Geneviève La Porte.

L’ingresso alla mostra è completamente gratuito, ed è possibile visitarla dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 12, e dalle 14 alle 17. Mentre di domenica e nei giorni festivi l’orario d’ingresso andrà dalle 8.30 alle 12. Per informazioni chiamare lo 091.7051111.

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