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Mangia carciofi e diventi come Popeye: il padrone invernale dei campi di Sicilia

Quello che rende il carciofo unico non è soltanto la versatilità culinaria e il modo di mangiarlo, ma anche le numerose proprietà nutrizionali contenute in questo ortaggio

  • 23 gennaio 2020

Il carciofo è un ortaggio coltivato in molte zone d’Italia e d’Europa. Ma il “cacuocciolo” è coltivato “solo” in Sicilia, da nord a sud, da est a ovest, dalla provincia di Caltanissetta con Gela, Niscemi, Butera e Mazzarino, a quella di Catania con Ramacca, passando alle province di Ragusa, Siracusa per finire a Palermo con la nostra Cerda.

Le esperte e sapienti mani delle nostre nonne e bisnonne vantano hanno trattato il cacuocciolo in tanti modi, rendendolo protagonista assoluto di molte ricette: dagli antipasti con i carciofi ammuddicati, alla viddanedda, in pastella o fritti, ai primi e secondi piatti come la pasta o il risotto ai carciofi, le diverse frittatine e tortini, ai piatti unici vegetariani come l’intramontabile frittella palermitana.

Quello che rende il carciofo unico non è soltanto la versatilità culinaria, dal contrasto tra il sapore amaro delle foglie e dello stelo e il dolce del suo cuore, non è solo il modo di mangiarlo, ma anche le numerose proprietà nutrizionali contenute in questo piccolo ortaggio.
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Il carciofo è ricchissimo di ferro e sali minerali (sodio, potassio, calcio, fosforo, ecc) ed è indicato per chi soffre di anemia, purché venga condito con succo di limone che ne facilita l’assorbimento del ferro.

L’elevato contenuto di fibre, inoltre, lo rende utile per chi soffre di stitichezza o si trova in regime dietetico. Le fibre in esso contenute infatti, oltre a stimolare il transito intestinale, limitano l’assorbimento di zuccheri e grassi.

Ma non finisce qui: la sostanza principale contenuta nel cacuocciolo, la cinarina, oltre a donargli il caratteristico sapore amaro (soprattutto delle foglie e dello stelo in cui è presente maggiormente), è capace di abbassare i livelli di colesterolo cattivo, favorire la diuresi e la secrezione biliare.

Questa sostanza però è termolabile, per cui sarebbe ideale mangiare i carciofi crudi, per esempio in un’insalata di carciofi (crudi) e arance condita con olio, limone, aglio, prezzemolo, olive nere e pecorino o nella sua versione light senza olive e pecorino.
In ogni modo, cotti o crudi, fritti o in padella, versione vastasa o light, restano sempre un pilastro incrollabile della nostra cucina.
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