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Mozart, il Barocco e gli anni Venti: l'intensa Stagione del Conservatorio di Palermo

Da marzo a ottobre il Conservatorio Alessandro Scarlatti ha pianificato una moltitudine di esecuzioni tra spazi monumentali d'eccezione, grandi collaborazioni e premi

Balarm
La redazione
  • 1 marzo 2019

L'oratorio di Santa Cita a Palermo

Con oltre 20 appuntamenti musicali e numerose collaborazioni, il Conservatorio di Palermo Alessandro Scarlatti si conferma anche per il 2019 luogo di insegnamento ma anche centro attivo di cultura: vero e proprio laboratorio di formazione e di produzione musicale aperto alla città.

La Stagione del Conservatorio inaugura la primavera cominciando a marzo e accompagna cittadini e turisti fino ottobre con un calendario dedicato a tutti i generi musicali: dal contemporaneo, al Jazz, alla musica antica, ai grandi classici.

Alla vita del Conservatorio e alle sue iniziative collaborano grandi realtà tra istituzioni musicali e culturali: Fondazione Teatro Massimo, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e Amici della musica, Accademia di belle arti e Amici del Teatro Massimo per il Premio Abbado (destinato a giovani studenti del Conservatorio).

In considerazione della nuova intitolazione dell’Istituto al compositore Alessandro Scarlatti, la Stagione 2019 propone alcuni appuntamenti dedicati alla sua figura e alla sua opera: la sera del 14 giugno in Sala Ferrara, in collaborazione con l’Accademia di belle arti viene eseguita "Lettera Scarlatti", operina in forma di Oratorio su testo di Chiara Giacopelli liberamente ispirato al "Signor Re diesis e la signorina Mi Bemolle" racconto di Natale di Jules Verne.
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La particolarità di "Lettera Scarlatti" è che la musica è stata composta a 4 mani da studenti della Scuola di Composizione (Fabio Pecorella, Valentina Grisafi e Giovanni De Vincenzi) a cura dei dipartimenti di Composizione, Canto e Musica elettronica.

«Ma è soprattutto una Stagione pensata per coinvolgere più dipartimenti, promuovendo un dialogo continuo fra le diverse scuole e fra docenti e studenti» come sottolinea il direttore del Conservatorio Gregorio Bertolino - Non sono singoli appuntamenti dunque - continua - ma un insieme di manifestazioni per creare collaborazione e scambio di idee e di competenze».

La Stagione si allora inaugura con un omaggio a Gioacchino Rossini e che, come ogni anno, non perde di vista l’obiettivo di valorizzare i tanti talenti che si formano al Conservatorio di Palermo ma da evidenziare anche la partecipazione, il primo giugno, a "[In]Visibilia, parole, immagini e suoni del sacro" l'iniziativa della Diocesi di Palermo per riscoprire il significato delle tante bellezze d’arte contenute nei monumenti religiosi con la prima esecuzione assoluta di una Messa composta appositamente da Simone Piraino, studente diplomando di Composizione del Conservatorio.

Il 9 giugno l’Orchestra giovanile del Conservatorio è presente a Segesta per il "Festival della pace" organizzato dal liceo Vito Fazio Allmayer di Alcamo e continua inoltre, il "Festival Beethoven", rassegna dedicata al grande compositore e riservata ai migliori allievi delle classi di Pianoforte del Conservatorio, che quest’anno si svolge in Sala Ferrara e alla libreria Feltrinelli.

Nell’ambito delle nuove collaborazioni è da segnalare anche il "Premio Hermès" per i talenti: tre borse di studio per i migliori allievi del Conservatorio di Palermo.

Con questa iniziativa la maison francese sostiene le attività didattiche dell’Istituto con tre borse di studio (di cui una dedicata ai pianisti) destinate a giovani strumentisti solisti di musica classica: i vincitori hanno l’opportunità di esibirsi in eventi musicali di rilevanza nazionale e internazionale.

Il Progetto internazionale finanziato dal MIUR, che vede la collaborazione del Conservatorio con la Great Learning Orchestra di Stoccolma sui temi della funzione sociale della musica ('Community music') in contesti particolarmente sensibili per favorire processi di riappropriazione artistica e culturale.

La lunga programmazione del Conservatorio si svolgerà in diverse e prestigiose sedi: oltre al Massimo e al Politeama, la Sala Ferrara che ospiterà concerti, recital ed esibizioni di allievi e docenti, l’Atrio del Conservatorio dedicato agli appuntamenti estivi, il Palazzo Mirto col concerto per strumenti a pizzico, il Museo archeologico Salinas con cui prosegue la collaborazione per la rassegna “Musica nell’agorà”, l’Oratorio di Santa Cita per la musica antica, il Teatro di Verdura con Jazz/Gismondi a cura del Dipartimento Jazz del Conservatorio.

Il 21 marzo in sala Ferrara è in programma "Façade" di William Walton con l’Ensemble del Conservatorio a cura di Salvatore Villardita. Composta negli anni Venti del secolo scorso e definita dal suo autore An entertainment, "Façade" si basa su alcuni poemetti di Edith Sitwell, che, nel 1918, aveva pubblicato l’omonima silloge.

Il 29 marzo a Palazzo Mirto è proposta una chicca del repertorio per strumenti a pizzico della tradizione italiana con il mandolino di Emanuele Buzzi e la chitarra di Marco Battaglia su musiche di Bortolazzi, Paganini e Gragnani.

Il mese si conclude, il 30 marzo, con il Concerto finale della master class di Direzione d’orchestra, diretto da Bruno Aprea, fra i più importanti direttori d’orchestra e didatti italiani degli ultimi decenni.

Aprile si apre con due appuntamenti in sala Ferrara dedicati alla musica contemporanea. Il primo aprile è in programma "Musica speculativa" a cura di Pietro Cartosio e Lucio Garau, il 9 è la volta di Minim Ensemble (composto da Lucio Garau, Gaetano Costa, Luca Ghidini e Giovanni Magaglio all’elettronica) che propone brani di Stockhausen e Garau.

Il 12 aprile è in programma "Colpa, pentimento e grazia", oratorio di A. Scarlatti, diretto da Ignazio Maria Schifani e il 17 in sala Ferrara Viole in concerto propone esempi di composizioni destinati a questo strumento a cura dei docenti di Viola del Conservatorio.

Maggio inizia col Concerto dell’Orchestra sinfonica dell’Istituto diretta da Loris Capister su musiche di Kancheli Casella e Shostakovic, per la Stagione degli Amici della Musica (7 maggio al Politeama Garibaldi).

Il 12 maggio il Coro di Voci bianche del Conservatorio, diretto da Antonio Sottile, si esibirà in Cattedrale e dal 16 la programmazione torna in Sala Ferrara con le "Musiche del barocco italiano" e il duo composto da Guido Maduli (flauto) e Ignazio Schifani (clavicembalo).

Il 23 maggio ancora musica antica con un omaggio al "Tempo" di Alessandro Scarlatti curato da Nereo Dani, docente di Chitarra ed esperto di strumenti a pizzico barocchi. Il 27 è invecein programma "Pulsazioni del XX secolo": tra pianisti e percussioni musiche di Bartók e Milhaud con Renato Giarrizzo e Olga Domnina.

Il 30 maggio chiude il mese il Concerto di un collaudato duo pianistico formato da Carmela Spatafora ed Enza Vernuccci.

Giugno In Sala Ferrara è la volta di "Saxopera" a cura di Daniele Antinoro (8 giugno), il 10 l’Ensemble di strumenti a fiato diretto da Luigi Sollima esegue musiche di Gounod, Strauss, Dvořák.

Il 14 giugno in sala Ferrara, in collaborazione con l’Accademia di belle arti, sarà eseguita "Lettera Scarlatti"e il 15 per il Progetto AlterAzione dedicato alle relazioni fra donne e arte, saranno presentate alcune composizioni di Maria Giacchino, Barbara Giuranna e Maria de Gregorio Schiavo Campo.

Il 22 giugno all’Oratorio di Santa Cita si ascolta "Lassen Sie mich", musiche di Schubert, Brahms, Mendelsshon, Wolf e Staruss al pianoforte Fabio Ciulla, soprano Filomena Schettino. Giugno si conclude con un concerto "Alle radici della scuola organistica italiana e nordeuropea" su musiche di Frescobaldi e Sweelinck, cembalista Basilio Timpanaro.

Ottobre in Sala Ferrara ascoltiamo Les flûtes en vacances, uno degli ensemble storici del Conservatorio formato dagli studenti di flauto delle diverse classi a cura di Francesco Sclafani (23 ottobre).

Il 24, è in programma il Concerto finale del progetto di nuove composizioni in prima assoluta, a cura di Gaetano Costa e Loris Capister che conclude il laboratorio con le classi di Composizione.

Il 26 infine "Alchimie mozartiane" a cura del soprano Nina Alessi docente di Canto al Conservatorio. Incentrato soprattutto sulla "Trilogia" e su il "Flauto magico", il progetto approfondisce il rapporto fra Mozart e Da Ponte e i collegamenti massonici del grande compositore.
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