Munnizza, abusivi e progetti (fermi al palo): la spiaggia di Palermo che non può rinascere
Periodicamente viene ripulita ma dopo pochi giorni rifiuti e abusivi tornano sempre. La triste situazione in cui da anni versa un ampio tratto della costa

I rifiuti sulla spiaggia di Romagnolo, nella Costa Sud di Palermo (foto di Giuseppe Federico)
Il presidente della Commissione speciale Legalità della seconda circoscrizione, Giuseppe Guaresi, ha inviato una nota al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, chiedendo controlli h24 della polizia municipale per contrastare il «degrado persistente e il ritorno sistematico degli accampamenti abusivi al Porticciolo della Bandita».
Le zone interessate sono quelle di Acqua dei Corsari, via Laudicina, via Messina Marine, Statale 113, via Galletti, Kolbe, Li Gotti, Piazzetta Ambrosoli e via Calogero Zucchetto.
«Qui – spiega Guaresi - il degrado urbano e l’illegalità diffusa sono ormai quotidianità. Rivolgo un doveroso ringraziamento alla Rap, per le continue bonifiche che con impegno porta avanti ogni giorno, e alla polizia municipale, che, pur con mezzi limitati, interviene costantemente per sgomberare e contenere situazioni di occupazione abusiva».
Anche negli ultimi giorni, ho denunciato lo stato di abbandono in cui si trova l’intera costa, che va da Sant’Erasmo al Parco Libero Grassi. Nello specifico, nella Bandita, l’ultimo intervento di pulizia si è registrato quando è arrivata la ruspa a pulire gli arenili.
Tendenzialmente, è un servizio che si effettua ogni anno. Dopo ciò, non si è visto più nessuno o, sporadicamente, gli operatori Reset dovrebbero fare, in quei siti convenzionati, la raccolta a mano dei rifiuti – spiega Giuseppe Federico, presidente della II Circoscrizione . -Tendenzialmente, questo viene fatto. Bisogna dire che Rap e Reset sono molto limitati sul territorio demaniale e regionale. Ad oggi, la costa è piena di rifiuti. Sembra una discarica a cielo aperto. Sacchetti e spazzatura ovunque, ma questo lo voglio attribuire principalmente ai palermitani incivili che non rispettano le regole.
A ciò aggiungiamo anche chi non fa rispettare le regole con poco controllo e vigilanza - prosegue Federico -. Né polizia municipale, né Autorità portuale, né Capitaneria di Porto. Ad oggi, ci ritroviamo questi siti totalmente abbandonati. C’è la passerella in legno che è un ecomostro sotto gli occhi di tutti. Abbiamo chiesto al demanio regionale di intervenire e se ci sono le condizioni di metterlo in sicurezza o di demolirla. Inoltre, la costa è invasa dai Rom qualche intervento è stato fatto, ma poco dopo, tutto torna come prima. Cittadini e commercianti adesso non ce la fanno più».
Balarm ha chiesto una replica all’assessore comunale al ramo, Pietro Alongi, che dichiara: «Il Comune sta lavorando per rimuovere i siti cosiddetti di abbandono di rifiuti illegali, nella zona del Porticciolo Bandita. La Rap sta programmando un intervento non soltanto per quel sito ma anche per altre decine di luoghi per recuperare i rifiuti.
Tuttavia, tengo a sottolineare che, puntualmente, dopo avere pulito siti importanti con significativi abbandoni di rifiuti, registriamo da parte dei cittadini, che violano costantemente le norme, un immediato ripristino dell’area. Se il cittadino non fa la sua parte, neanche la presenza di 100 operatori della Rap può risolvere questa emergenza. Inoltre, voglio ricordare a tutti che i rifiuti abbandonati illegalmente in città ammontano a 1250 tonnellate al mese. Quando, Rap, da contratto di servizio, potrebbe recuperarne 200 all’anno».
Sul fronte rifiuti, quindi, sembra che le cose si stiamo muovendo. Resta, tuttavia, un’altra criticità: i gruppi di viaggiatori accampati abusivamente al porticciolo della Bandita che ritornano, puntualmente, poche ore dopo ogni intervento.
«Il Comitato della Bandita, assieme a numerosi cittadini esasperati – conclude Giuseppe Guaresi - mi ha chiesto di invitare il primo cittadino ad un sopralluogo congiunto, affinché possa constatare personalmente la triste e cruda realtà che non può più essere ignorata. Chiediamo, nel dettaglio, l’attivazione di controlli h24 da parte della polizia municipale, l'intervento definitivo per l’allontanamento degli accampamenti abusivi e la presenza costante dello Stato sul territorio, per restituire fiducia, ordine e rispetto a chi ogni giorno vive e lavora onestamente in questi quartieri».
Il mese scorso, sembrava fossero stati fatti passi avanti: il progetto di valorizzazione e riqualificazione del Lungomare Bandita aveva, infatti, ricevuto il parere favorevole del Comitato Tecnico Scientifico.
«Un passaggio decisivo che conferma la solidità della visione, la qualità della progettazione e l’impegno concreto per la rigenerazione e riqualificazione della Costa Sud di Palermo, frutto di un lavoro sinergico tra il Consiglio comunale, l’assessore comunale all’Ambiente, il Cts e l’assessorato al Territorio della Regione Siciliana – fa sapere il consigliere comunale Pasquale Terrani -. Il progetto prevede nuove piste ciclabili e pedonali, la creazione di una piazza sul mare, aree verdi attrezzate, riqualificazione paesaggistica e ambientale dell’intera fascia costiera».
Approvato nel marzo 2025, il progetto prevede un finanziamento di 12 milioni di euro da fondi nazionali con conclusione dei lavori prevista per il 2027.
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