CRONACA

HomeNewsAttualitàCronaca

Niente car sharing, ma occhio al parcheggio (e alle multe): un caso curioso a Palermo

Nonostante il car sharing non sia più attivo a Palermo, le multe arrivano comunque a chi parcheggia nella zona che un tempo era destinata a questo servizio: i dettagli

Balarm
La redazione
  • 14 maggio 2025

Car sharing a Palermo

Aprile di quest'anno si è aperto con un cambiamento che in verità Palermo immaginava già.

Con il nuovo piano Amat e, com'era già stato anticipato dal presidente di Amat Giuseppe Mistretta in un'intervista a Balarm, l'obiettivo è quello di lasciare a casa la macchina e prendere l’autobus o il tram usufruendo di biglietti e abbonamenti a prezzi ridotti (ma solo per alcune categorie).

Un piano rivoluzionario per il capoluogo. Tra le proposte vi è anche l'arrivo in città di vetture elettriche che serviranno alcune aree della città.

Ma nella via qualcosa si lascia indietro sempre e alcuni servizi considerati "in perdita" hanno abbandonato la città, tra questi il car sharing, bike sharing e la rimozione dei mezzi in sosta vietata.

«Abbiamo voluto promuovere iniziative, adeguate alla domanda, volte ad aumentare l’offerta di trasporto pubblico collettivo e individuale da e verso le sedi di lavoro delle varie aziende ed enti che insistono nel tessuto cittadino – ha spiegato a Balarm il presidente di Amat, Giuseppe Mistretta -. La proposta comprende due tipologie di abbonamenti».

Una cosa è certa: non sarà più Amat a occuparsi direttamente dello sharing.

«Un alleggerimento e/o snellimento delle attività oggi gestite da Amat, al fine di focalizzare l’Azienda in maggiore misura sui servizi di trasorto pubblico, per rendere questi più vicini agli standard dell’UE», si legge nel piano.

Ma sembrerebbe che, nonostante il car sharing non sia più attivo, le multe arrivano comunque a chi parcheggia nella zona che un tempo era destinata a questo servizio.

A renderlo noto è la pagina Facebook "Quartiere Villa Tasca - Palermo" tramite una segnalazione di un loro lettore: «Vorrei raccontarvi ciò che mi è successo ieri notte nella nostra zona.

Intendo proporre formale ricorso verso il verbale elevato nei miei confronti in data 11 maggio 2025 dal Corpo di Polizia Municipale di Palermo, relativo a una presunta violazione dell’art. 158 del Codice della Strada, per sosta in area riservata al servizio di Car Sharing.

Il fatto si è verificato in via Altofonte 55, zona Piazza Turba, dove ho parcheggiato all’interno di uno degli stalli delimitati da strisce gialle e segnalati come “Riservato Car Sharing – n° 3 posti”.

Come sappiamo tutti, il servizio di Car Sharing a Palermo ha cessato definitivamente le attività in data 1° aprile 2025.

Convinto quindi della non operatività del servizio e ritenendo inefficaci e prive di valore le segnalazioni orizzontali e verticali presenti, ho parcheggiato la mia auto in buona fede.

Inoltre, segnalo che nella serata dell’11 maggio, a seguito di una segnalazione da parte di alcuni abitanti della zona, è stato richiesto l’intervento del carro attrezzi per la rimozione della mia auto.

Fortunatamente sono riuscito ad arrivare in tempo per bloccare la rimozione, ma mi è stato comunque richiesto il pagamento di 60 euro per il rilascio del veicolo, oltre a ricevere una sanzione amministrativa di 30 euro.

Ritengo tutto ciò ingiusto, considerando l’assenza effettiva del servizio Car Sharing e l’inutilità della riserva di sosta in oggetto.

Alla luce di quanto esposto - si legge nel post in pagina - chiedo cortesemente che l’Amministrazione voglia accertare formalmente la cessazione del servizio Car Sharing in quella zona alla data del 1° aprile 2025 e, per quanto sopra, disponga l’annullamento del verbale e la valutazione del rimborso delle spese sostenute a causa di un provvedimento non più fondato.

La riserva di sosta, come da codice della strada deve corrispondere ad un effettiva necessità funzionale e non può essere più mantenuta se il servizio non è più attivo.

Il mantenimento del divieto, in assenza di servizio, rappresenta una restrizione ingiustificata sulla libertà di sosta su suolo pubblico».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI