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Non c'è solo il Ponte: le altre opere previste dal progetto e le richieste dei geologi

Nel piano da oltre 13 miliardi nuove infrastrutture a Messina e a ridosso dello Stretto che rivoluzioneranno la mobilità. Chiesti chiarimenti sul rischio sismico

Luca La Mantia
Giornalista
  • 11 agosto 2025

Il progetto del Ponte sullo Stretto

All'ombra del Ponte. Nel progetto definitivo della grande opera che dovrà collegare Sicilia e Calabria e approvato dal Cipess, ci sono tante altre infrastrutture che, pur essendo complementari, sarebbero un valore aggiunto.

Si tratta di un sistema di collegamenti che riguarderà entrambe le sponde dello Stretto, composto da oltre 40 km di strade e ferrovie. Nella lista degli interventi ci sono tre stazioni ferroviarie a Messina, il centro direzionale in Calabria, ma anche opere definite di "mitigazione e compensazione ambientale, territoriale e sociale".

L'obiettivo, dunque, è rivoluzionare la mobilità di Sicilia e Calabria, un piano che avrà la sua massima espressione nella realizzazione del Ponte. Che, secondo il progetto, non sarà una cattedrale nel deserto, ma parte integrante di un sistema più ampio di infrastrutture.

Nel dettaglio sono previste le seguenti opere:
- 20 km di ferrovia a doppio binario e 20 km di strade
- Il potenziamento di 3 stazioni ferroviarie a Messina (Papardo, Annunziata ed Europa
- 3 nuovi svincoli stradali a Messina (Ganzirri, Curcuraci e Annunziata)
- Un collegamento diretto all’Autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria
- 10 km di ripascimento delle coste del Messinese
- 400.000 m² di parchi urbani e riqualifica di ex cave abbandonate

Sono opere strettamente collegate e altre non direttamente funzionali al Ponte, ma che hanno l'obiettivo di rendere più efficienti i collegamenti. Si pensi alle tre stazioni ferroviarie a Messina, pensate per collegare il Ponte con Università, ospedali e con il centro cittadino.

Il costo complessivo dell'intera opera è di 13,532 miliardi di euro, un progetto titanico poiché la nuova infrastruttura - grazie alla sua campata centrale di 3.300 metri - sarà il Ponte sospeso più lungo al mondo, con estensione complessiva di 3.666 metri, superando l'attuale record del Canakkale 1915 sullo Stretto dei Dardanelli, in Turchia.

Le due torri (sulle sponde dello Stretto) avranno un'altezza di 399 metri, mentre il ponte sarà alto 72 metri (per consentire il passaggio delle navi) e sarà dotato di 4 cavi di sospensione del diametro di 1,26 metri l'uno, contenenti 44.323 fili di acciaio ciascuno.

Il progetto prevede che sia dotato di tre corsie stradali per senso di marcia e due corsie di servizio e abbia una capacità di 6mila veicoli all'ora. Duecento treni al giorno, invece, dovrebbero caratterizzare il trasporto ferroviario con due binari con marciapiedi laterali pedonabili.

Per quanto riguarda la sicurezza, invece, l'opera è stata progettata per sostenere venti superiori a 200 km/h e sopportare un sisma di magnitudo 7.1 sulla scala Richter.

Sul fronte pedaggi, nei giorni scorsi la Società Stretto di Messina ha precisato che «per le autovetture sarà compreso tra circa 4 e 7 euro per tratta, con il valore più favorevole andata e ritorno in giornata».

«Si tratta - ha chiarito in una nota - di valori sensibilmente inferiori agli attuali costi di attraversamento dello Stretto di Messina, pur garantendo nel periodo di esercizio dell'opera l'integrale copertura dei costi operativi e di quelli per la manutenzione ordinaria e straordinaria».

Cosa succede nelle grandi infrastrutture del resto del mondo? Sui pedaggi la Stretto di Messina fa una comparazione con Øresund Bridge (Danimarca-Svezia), Monte Bianco (Italia-Francia), Storebælt Bridge (Danimarca), Golden Gate Bridge (Usa) e Tunnel della Manica (Francia-Regno Unito).

Il confronto «evidenzia come il Ponte sullo Stretto di Messina, pur rappresentando un'opera di eccezionale complessità ingegneristica, presenti la tariffa di attraversamento più bassa».

Intanto, in attesa del prossimo step che è il parere della Corte dei Conti (ma ci sono anche altri ostacoli da superare tra cui gli oltre 400 espropri, come spieghiamo qui) sull'opera viene ribadita la richiesta di approfondimenti da parte del Consiglio nazionale dei geologi, soprattutto in tema di rischio sismico.

«L'approvazione del medesimo progetto - si legge in una nota del Cng - è, oggi, accompagnata, correttamente, dalla previsione di ulteriori e specifiche indagini nelle fasi di progettazione esecutiva».

Del resto, anche la Commissione tecnica di Valutazione d'Impatto Ambientale (Via), ha richiesto approfondimenti specifici che dovranno essere sviluppati nella fase di progettazione esecutiva.

«Pertanto - si legge ancora nella nota -, gli aspetti geologici saranno oggetto di approfondimenti, in parte già programmati dalla Società Stretto di Messina, nella fase di redazione del progetto esecutivo, che dovrà recepire interamente le osservazioni e le implementazioni tecniche richieste».
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