RICETTE
Ogni chicco assorbe i sapori millenari della Sicilia: la crema con le perle dell'orto
Assaggiarla è come mordere un pezzo di storia, condita con amore e un pizzico di magia. La chef Bonetta dell’Oglio propone una ricetta buona, salutare e appetitosa

Il fagiolo badda
Se non hai mai sentito parlare del fagiolo badda siciliano, preparati a un incontro ravvicinato del terzo tipo… con la bontà! Questo legume antico, dal nome che sembra quasi una carezza – badda, che in siciliano è anche un’esclamazione di meraviglia! – è una chicca dell’agricoltura dell’isola, una perla nascosta tra i solchi generosi della campagna sicula.
Il fagiolo badda non è un semplice fagiolo. È una creatura leggendaria dell’orto, panciuta e orgogliosa, con la buccia tenera e un sapore che sa di casa, di nonna, di pranzi lenti e racconti al sole. Cresce dove il sole cuoce la terra come una pizza nel forno a legna e dove il vento sa di mare e di montagna nello stesso respiro.
La sua culla preferita? I terreni fertili dell’entroterra, in particolare quelli del Palermitano e del Trapanese, dove ogni chicco sembra assorbire storie e sapori millenari.
Ma non lasciarti ingannare dalla sua aria rustica. Il fagiolo badda è un vero divo in cucina. In insalata, nelle zuppe, con la pasta o a cucchiaiate come un gelato contadino: sa sempre come rubare la scena.
E attenzione: più la cuoci, più diventa cremosa. Una poesia da cucchiaio, capace di far piangere (di gioia) anche il più scettico dei buongustai. Curiosità? Ce n’è da vendere! Pare che già i contadini dell’antica Grecia, che in Sicilia ci avevano piantato le tende (e i semi), la coltivassero e la venerassero come portafortuna.
E ancora oggi, tra sagre, mercatini e ricette segrete tramandate a bassa voce, la badda è simbolo di abbondanza, pazienza e gusto genuino. E allora, bada bene (eh sì, il gioco di parole è inevitabile!): la fagiola badda non è solo un cibo. È un inno alla Sicilia più vera, quella che profuma di terra baciata dal sole, di mani sporche e sorrisi larghi.
Assaggiarla è come mordere un pezzo di storia, condita con amore e un pizzico di magia. La chef Bonetta dell’Oglio propone una ricetta buona, salutare e appetitosa:
Crema tiepida di fagiolo Badda con olio affumicato al rosmarino (perfetta per l'estate).
Ingredienti per 4 persone
• 400 g di fagiolo Badda di Polizzi Generosa (ammollato 12h)
• 1 spicchio d’aglio in camicia e un cipollotto
• 1 foglia d’alloro
• Sale, pepe nero macinato fresco
• Olio extravergine d’oliva
• 1 rametto di rosmarino fresco
• Rametto secco di rosmarino (per affumicare)
Procedimento
Cuoci i fagioli a fuoco dolce in acqua fredda con l’aglio e il cipollotto tritato, l’alloro, finché diventano teneri ma non sfatti (circa 1h).
Regola di sale solo a fine cottura. Elimina lo spicchio d’aglio e l’alloro. Frulla i fagioli con poca acqua di cottura e un filo d’olio evo, fino a ottenere una crema liscia e fluida ma non liquida. Regola ancora di sale e pepe e se è il caso aggiungi ancora un po' d'acqua. Scalda leggermente l’olio evo con il rosmarino fresco, senza farlo friggere: deve solo profumare.
Togli il rosmarino. Affumicatura (facoltativa ma molto scenica). Scalda un rametto secco di rosmarino fino a farlo fumare. Posizionalo in una ciotolina o sul lato del piatto, accendilo, copri il tutto con una campana di vetro e lascia affumicare per 1–2 minuti.
Togli la campana al tavolo per un effetto scenico e molto gourmet! Versa la crema tiepida in una fondina o in una piccola ciotola elegante. Completa con qualche goccia di olio al rosmarino affumicato. Una macinata di pepe nero, oppure una polvere leggera di rosmarino essiccato per guarnire.
Il fagiolo badda non è un semplice fagiolo. È una creatura leggendaria dell’orto, panciuta e orgogliosa, con la buccia tenera e un sapore che sa di casa, di nonna, di pranzi lenti e racconti al sole. Cresce dove il sole cuoce la terra come una pizza nel forno a legna e dove il vento sa di mare e di montagna nello stesso respiro.
La sua culla preferita? I terreni fertili dell’entroterra, in particolare quelli del Palermitano e del Trapanese, dove ogni chicco sembra assorbire storie e sapori millenari.
Ma non lasciarti ingannare dalla sua aria rustica. Il fagiolo badda è un vero divo in cucina. In insalata, nelle zuppe, con la pasta o a cucchiaiate come un gelato contadino: sa sempre come rubare la scena.
E attenzione: più la cuoci, più diventa cremosa. Una poesia da cucchiaio, capace di far piangere (di gioia) anche il più scettico dei buongustai. Curiosità? Ce n’è da vendere! Pare che già i contadini dell’antica Grecia, che in Sicilia ci avevano piantato le tende (e i semi), la coltivassero e la venerassero come portafortuna.
E ancora oggi, tra sagre, mercatini e ricette segrete tramandate a bassa voce, la badda è simbolo di abbondanza, pazienza e gusto genuino. E allora, bada bene (eh sì, il gioco di parole è inevitabile!): la fagiola badda non è solo un cibo. È un inno alla Sicilia più vera, quella che profuma di terra baciata dal sole, di mani sporche e sorrisi larghi.
Assaggiarla è come mordere un pezzo di storia, condita con amore e un pizzico di magia. La chef Bonetta dell’Oglio propone una ricetta buona, salutare e appetitosa:
Crema tiepida di fagiolo Badda con olio affumicato al rosmarino (perfetta per l'estate).
Ingredienti per 4 persone
• 400 g di fagiolo Badda di Polizzi Generosa (ammollato 12h)
• 1 spicchio d’aglio in camicia e un cipollotto
• 1 foglia d’alloro
• Sale, pepe nero macinato fresco
• Olio extravergine d’oliva
• 1 rametto di rosmarino fresco
• Rametto secco di rosmarino (per affumicare)
Procedimento
Cuoci i fagioli a fuoco dolce in acqua fredda con l’aglio e il cipollotto tritato, l’alloro, finché diventano teneri ma non sfatti (circa 1h).
Regola di sale solo a fine cottura. Elimina lo spicchio d’aglio e l’alloro. Frulla i fagioli con poca acqua di cottura e un filo d’olio evo, fino a ottenere una crema liscia e fluida ma non liquida. Regola ancora di sale e pepe e se è il caso aggiungi ancora un po' d'acqua. Scalda leggermente l’olio evo con il rosmarino fresco, senza farlo friggere: deve solo profumare.
Togli il rosmarino. Affumicatura (facoltativa ma molto scenica). Scalda un rametto secco di rosmarino fino a farlo fumare. Posizionalo in una ciotolina o sul lato del piatto, accendilo, copri il tutto con una campana di vetro e lascia affumicare per 1–2 minuti.
Togli la campana al tavolo per un effetto scenico e molto gourmet! Versa la crema tiepida in una fondina o in una piccola ciotola elegante. Completa con qualche goccia di olio al rosmarino affumicato. Una macinata di pepe nero, oppure una polvere leggera di rosmarino essiccato per guarnire.
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