Palermo a misura di bimbo: tra asili gratis e spazi per giocare, tutte le novità
Aprono due centri per bambini e genitori, sette spazi gioco, due asili nido e tre sezioni primavera gratuite: il programma per il prossimo anno del Comune di Palermo

Ma andiamo per ordine, vedendo punto per punto cosa succede: aprono sei spazi gioco pomeridiani per i bambini tra i 18 e i 36 mesi nei nidi La Coccinella, Grillo Parlante, Maria Pia di Savoia, Allodola, Topolino e Peter Pan e saranno aperti dalle 15-30 alle 18.30 e un settimo spazio gioco aperto sia di mattina che di pomeriggio viene inaugurato nella struttura di via Fileti.
Vengono avviati (è una sperimentazione) i centri per bambini e genitori Aquilone e Palagonia: accoglieranno in totale 35 bambini e vengono aperte tre nuove sezioni primavera gratuite per bambini dai 24 ai 36 mesi. Previsto pure l’incremento di buoni servizio da utilizzare nei nidi enei micronidi privati, accreditati per i bimbi che si trovano nelle liste d’attesa dei nidi comunali e le cui famiglie appartengono alla prima e alla seconda fascia di reddito.
Cambia l’accreditamento dei privati: il Comune veglierà sugli standard strutturali e organizzativi creando un sistema di controllo integrato, anche dal punto di vista pedagogico.
Parte anche il progetto “La mia città è un grande giardino”: 13 laboratori creativi nelle strutture I.C. Sperone Pertini (2 sezioni), I.C. Arenella (2 sezioni), I. C. Sferracavallo (2 sezioni), Coccinella nel quartiere Zen (1 sezione) , Domino al Villaggio Ruffini (1 sezione), Morvillo nel quartiere Sferracavallo (1 sezioni), D.D. Orestano nel quartiere Brancaccio (2 sezioni) e infine Strauss in via P. di Paternò (2 sezioni).
Un progetto che riflette sul rapporto che ogni bambino ha con il mondo intorno a lui, quello privato della sua casa e di ciò che la circonda, luoghi per lui familiari e vicini, fino ad arrivare alla costruzione della propria città - giardino ideale.
Il piano entra in vigore dal prossimo anno: «Vogliamo offrire opportunità educative che garantiscano ai bambini, alle bambine e alle famiglie della nostra città esperienze di pluralismo culturale e sociale che già caratterizzano Palermo come città dell’accoglienza - dice l’assessore alla Scuola Giovanna Marano – Servizi la cui qualità è determinata dall’ascolto attivo del punto di vista dei piccoli, delle loro preziose scoperte, di cui educatrici e educatori diventano interpreti».
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