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Palermo brucia se stessa: incendiato al Parco della Salute il gioco più amato dai bambini

Al Parco della Salute del Foro Italico di Palermo è stato incendiato la goletta in cui la maggior parte dei bambini che frequentano lo spazio si divertivano fra scivoli e corde

  • 31 gennaio 2020

L'incendio al Parco della Salute di Palermo (foto Daniele Giliberti)

Lì, dove fino a ieri pomeriggio regnavano sorrisi e allegri schiamazzi, stamattina si aggiravano i volti seri e attenti delle forze dell'ordine.

All'interno del Parco della Salute “Livia Morello”, al Foro Italico di Palermo, i bambini hanno da sempre dominato gli spazi con i loro sogni. Tra i giochi più amati c'era la goletta. Chi si trovava a bordo aveva la possibilità di solcare i colorati mari della fantasia, muovendo un timone magico.

Ma prima ci si doveva mettere alla prova e aiutare gli altri. Sì, perché per salire occorreva fare i conti con una rete di corde. E poi piombare giù nella realtà attraverso uno scivolo ampio e colorato. Al posto di tutto questo oggi soltanto la cenere. Stanotte quella goletta è stata incendiata. Completamente distrutta. E in cenere sono andati, non solo le parti in legno e plastica, ma soprattutto i sogni di tanti bimbi.

«Dei balordi - si legge in un avviso affisso dall’associazione Vivo sano onlus, che gestisce lo spazio verde - hanno bruciato la "goletta", uno di giochi più importanti del parco. Apriremo nuovamente il parco per consentire ai tanti bimbi che lo frequentano di giocare e fare sport in un luogo loro dedicato e per fare capire a chi non vuole il bene di questa città quanto siano inutili questi gesti di vigliaccheria.

Vivi sano onlus, associazione che ha riqualificato e gestisce il parco della salute senza contributi pubblici continuerà, tutti i giorni, a curare l’area e a garantire lo svolgimento delle attività gratuite che vengono organizzate grazie al sostegno di tanta brava gente».

Stanotte Palermo ha bruciato se stessa e parte del suo futuro. Quello fatto dai sogni e dai sorrisi dei più piccoli. Ma proprio per quei sogni e quei sorrisi che si deve ripartire.
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