MISTERI E LEGGENDE
Palermo e le sue cattedrali: il fascino del mistero di un dilemma ancora irrisolto
È ormai noto che Palermo ha posseduto più di una cattedrale. Certo, non contemporaneamente, ma di sicuro quella attuale non è la prima
La cattedrale di Palermo in un quadro di Philippe Benoist
È ormai noto che Palermo ha posseduto più di una cattedrale. Certo, non contemporaneamente, ma di sicuro quella attuale non è la prima. Sembrerebbe diventato un luogo comune che la medesima fosse stata un tempo trasformata in moschea. Nulla di più lontano dalla verità, in quanto la nostra cattedrale, cioè quella Gualtieriana, ovvero quella voluta da Gualtiero Offamilio (Walter of the mille, che tradotto vuol dire “Del Molino”) ebbe compimento nel 1185, quindi in pieno periodo normanno, anzi sul finire dell'era normanna, in quanto quattordici anni dopo sarebbe cominciata l'era sveva.
Quindi, su quella colonna del portone meridionale della cattedrale (eretto nel 1453 da Simone di Bologna, arcivescovo della città, in seguito alla costruzione del palazzo arcivescovile) che cosa vuole significare il cartiglio in arabo che recita un passo del Corano? Ecco il passo: «Il vostro Iddio ha creato il giorno al quale segue la notte; e la luna e le stelle si muovono secondo i suoi cenni. Non è cosa sua la creatura; non è sua la signoria? Sia Lodato Iddio, il Signore dei secoli». Qualcuno afferma che questa inscrizione stia ad indicare che un tempo la cattedrale di Palermo era una moschea e poi fu riconvertita nuovamente al culto cristiano: vero! Ma quale cattedrale, quella che vediamo oggi?
La concquista della Sicilia da parte dei Normanni nel 1072 riporterà il culto cristiano nell'isola e la cattedrale di Palermo sarà affidata al vescovo Nicodemo. Egli solo due giorni dopo celebrerà una messa di ringraziamento al Signore per la liberazione mussulmana. Una così importante celebrazione a distanza di pochissimo tempo dalla cacciata dei saraceni ci fa ipotizzare che l'adattamento a moschea della cattedrale di San Gregorio non doveva aver subito importanti modifiche strutturali, così almeno suggerisce Rodo Santoro.
L'iscrizione in arabo della colonna del portone meridionale della cattedrale gualtieriana si riferisce alla cattedrale di S. Gregorio, cioè quella precedente all'odierna cattedrale. A questo punto è un'ipotesi plausibile. La cattedrale di Gualtiero Offamilio, invece, fu edificata sulle fondamenta della precedente cattedrale-moschea a partire dal 1184 e sino al 1185, anno del completamento. Infatti si pensa che la costruzione della cattedrale di Gualtiero fu terminata in un solo anno. Magnifico a pensarsi ma difficile da credere.
Scrive il viaggiatore Edrisi (Tradotto dall'Amari) che sorge nel Cassaro «la moschea Gami, cattedrale che fu un tempo chiesa cristiana e in oggi è ritornata al culto». Anche Edrisi parla di una cattedrale, ma di quale cattedrale visto che egli completa la sua opera “Sollazzo per chi si diletta di girare il mondo” nel 1154? Si tratta di quella voluta da S. Gregorio convertita in moschea e poi riconvertita al culto cristiano. Di questa cattedrale si è ipotizzato che ne restano alcune tracce nella cappella dell'Incoronata, che si trova proprio accanto all'odierna cattedrale, sul lato settentrionale.
Ma anche questa ipotesi è tremendamente dubbia in quanto in un articolo della rivista “Sicilia” Rodo Santoro dice che «Sul versante settentrionale venne costruita nel 1129 la cappella di Santa Maria Incoronata, sul versante opposto venne costruita nel 1130 la cappella di Santa Maria Maddalena […] La cappella dell'Incoronata fu realizzata proprio allo scopo di favorire le cerimonie regali, non per altro la sua forma è in tutto simile a quelle delle cappelle di palazzo (vedi Zisa e Altofonte) quindi per l'uso esclusivo della Corona». Le costruzioni indipendenti di queste cappelle rispetto all'edificio della “matre eclesia” sono attribuite dal Santoro alle controversie tra la Corona normanna e la diocesi della città di Palermo, in quanto pare che i re normanni fossero molto legati al Patriarcato di Costantinopoli.
A fare ulteriore confusione nel tentativo di capire quale fosse la cattedrale originaria della città di Palermo c'è un'altra teoria che riguarda la cripta della stessa cattedrale: «Ella è comune opinione trasmessaci per tradizione della veneranda antichità di essersi in questo sotterraneo costituita la prima chiesa di Palermo, allorché ne' primitivi tempi di persecuzione si celebravano i santi misteri occultamente nelle grotte, e ne' luoghi di sepoltura, che si indicavano col nome di catacombe, e di avervi officiato il santo vescovo Mamiliano co' suoi discepoli».
Sembrerebbe trattarsi di una chiesa cattedrale precedente a quella voluta da S. Gregorio che sarebbe stata distrutta dai Vandali. Quest'altra teroria, tuttavia, è stata smentita da alcuni archeologi dell'Ottocento, i quali asserivano che i sotterranei della cattedrale di Palermo si devono allo stesso Gualtiero Offamilio che fece riedificare l'intero Duomo.
In sostanza la confusione nasce dal fatto che non abbiamo alcuna prova certa dell'esistenza di una cattedrale precedente a quella voluta da Gualtiero Offamilio, o alla precedente cattedrale-moschea, o ancora alla primigenia cattedrale precedente ad entrambe, ma se volete un ultimo dubbio ancora, nella serie V del bollettino d'arte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo corrispondente all'anno1967, si registrano elementi preesistenti alla cappella dell'Incoronata, e cioè di edifici precedenti al 1129.
Saranno elementi della cattedrale-moschea di Gregorio? Il dilemma non è risolto, ma è il fascino del mistero rimane.
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