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Parchi eolici offshore, la "rivoluzione" la fa la Sicilia: l'Isola dice la sua, cosa cambia

Svolta nell’autonomia di sviluppo per le regioni marittime con in testa la Sicilia; a seguito dell’approvazione del “decreto Bollette”. I dettagli

  • 5 maggio 2025

Un parco eolico in acqua (foto Wiki)

Svolta nell’autonomia di sviluppo per le regioni marittime con in testa la Sicilia; a seguito dell’approvazione del “decreto Bollette” le regioni costiere potranno dare un parere preventivo nei procedimenti autorizzativi statali che interessano la realizzazione dei grandi parchi eolici offshore, la cui realizzazione è prevista al largo delle coste sul territorio italiano per questi tipi di impianti.

Questo risultato è stato raggiunto grazie alla Regione Sicilia che ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale il decreto legislativo 190 del 2024, che escludeva del tutto le regioni dai procedimenti autorizzativi.

Con questa nuova normativa la Sicilia fa rivalsa della sua autonomia.

Come stabilito dal “decreto Bollette” la Sicilia come le altre regioni marittime potranno dare un parere preventivo per l’approvazione di nuovi stabilimenti eolici offshore che iniziano a prendere piede alle coste del territorio Siciliano, come il progetto già in itinere nella provincia di Ragusa che prevede l’istallazione di 50 pale eoliche distanti 25km dal litorale di Scicli e 32km dalle coste di Marina di Ragusa.

Lo scopo è quello di avere maggiore autonomia per determinare la gestione dei propri territori, questi accorgimenti potranno tutelare le attività locali legate alla pesca che costituisce un pilastro dell’economia costiera e stabilire che i nuovi impianti rispettino il paesaggio e il territorio.

Gli impianti Eolici offshore sono una risorsa importante per la lotta al cambiamento climatico perché ogni singola pala eolica che compone un impianto riesce a generare un’importante quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, per questo motivo si riescono a creare degli impianti in grado di produrre una grande quantità di energia elettrica.

La caratteristica importante degli impianti Eolici offshore è che gli impianti costituiti da singoli aereogeneratori posizionati su piloni sono posti su strutture galleggianti con un certo distanziamento l’una dall’altra, a differenza degli impianti istallati sulla terra ferma che prevedono invece degli scavi necessari ad assicurare i piloni al terreno.

In questo caso si riesce ad evitare un consumo di suolo grazie alle strutture galleggianti che mantengono i piloni in equilibrio, per questo motivo essi hanno un più basso impatto ambientale sul territorio e allo stesso tempo garantiscono più facilmente la possibilità di una riconversione del territorio marittimo alle condizioni inziali.

Un aspetto importante da attenzionare nella locazione di un parco eolico è l’impatto visivo sul paesaggio, per questo motivo nel caso di impianti offshore si deve prevedere di posizionarli ad una distanza minima di diversi chilometri per permettere di minimizzare tale impatto visivo delle imponenti strutture di cui è costituito l’impianto, considerando ad esempio un impianto da 15MW installato a 12km avrebbe sull’orizzonte una dimensione di poco più di un centimetro.

L’innovazione legislativa approvata che dà la possibilità alle singole regioni di esprimersi sui nuovi progetti al largo delle proprie coste, garantisce un maggiore potere decisionale alle regioni di appartenenza, relativamente alle innovazioni che interessano i singoli territori.

È pertanto un buono strumento per permettere di dare un giudizio preventivo sui nuovi progetti per favorire lo sviluppo con supporto delle singole regioni e allo stesso tempo avere uno strumento di mediazione aggiuntivo tale da permettere di trovare le risorse e gli accordi migliori al fine di garantire la prevenzione del territorio e del paesaggio marittimo.
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