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Per la Sicilia una "cura del ferro": il treno che va a Cefalù dall'aeroporto di Palermo

Negli anni Sessanta pensavamo che oggi avremmo visto le auto volare e invece: nel 2020 avremo un treno che collega Punta Raisi con la cittadina da 150mila turisti l'anno

Balarm
La redazione
  • 27 marzo 2019

Cefalù

Arriva la svolta per la costruzione del raddoppio ferroviario "Castelbuono-Ogliastrillo-Cefalù": i lavori, bloccati dal 2014, riprenderanno il prossimo 16 aprile.

O almeno questo è quanto è stato deciso nella trattativa portata avanti dal Governatore Nello Musumeci con Rete ferroviiaria italiana e l’impresa Toto costruzioni.

Sembra che sarà proprio il presidente a tagliare il nastro della riapertura dei cantieri che, e questa è la notizia, daranno vita a un collegamento veloce fra Cefalù e l’aeroporto Falcone Borsellino che si trova nella contrada di Punta Raisi, dal lato opporto di Palermo rispetto alla cittadina normanna.

Il raddoppio Castelbuono-Cefalù, infatti, va a connettersi a Termini Imerese e al nodo del passante ferroviario Notarbartolo-Punta Raisi.

«Continuiamo la cura del ferro per la Sicilia – ha detto Musumeci – convinti che l’infrastrutturazione ferroviaria sarà strategica per un futuro dell’Isola all’insegna di una mobilità moderna, efficace, economica e dal basso impatto ambientale. Dopo aver attivato il passante ferroviario di Palermo, vogliamo adesso collegare Cefalù all’aeroporto».
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Cefalù è un punto crucuale del turismo della Sicilia: nel 2016, due anni fa, si sono contati quasi 150 mila arrivi (oggi abbondantemente superati) e nel 2018 si riscontrava a metà estate una crescita del 13 per cento rispetto al 2017, con il sold out nelle strutture alberghiere.

Da sempre uno dei più importanti poli turistici siciliani che nel'ultimo anno è indubbiamente migliorato sul piano dei servizi e delle presenze.

Complessivamente nel periodo che va da gennaio a novembre (ovviamente parliamo del 2018) c'è stato un singolare boom di turisti francesi dovuto, presumibilmente, alla riapertura del Club Med.

In ogni caso: sono cresciuti gli arrivi (178.401, più 10,68%) le presenze (772.627, più 15,02%) e il soggiorno medio a persona è stato di 4,33 giorni con pernottamenti che sono stati 100mila in più.

Il picco si è avuto nel mese di agosto con ben 156.241 presenze: dopo i francesi (185.432), il turismo è fatto di cittadini italiani (177.785), e poi dai tedeschi (112.853).
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