Per sapere chi sono ci vorrebbero i Coldplay: a Palermo il mistero degli "amanti urlatori"
Di notte urla di piacere s’innalzano al firmamento "turbando" il sonno degli abitanti di un quartiere della città che si domandano da quale appartamento provengano

Per chi non lo sapesse, sempre a Palermo, in piazza Euclide Turba, un luogo molto tranquillo e non lontano dall’elegante Villa Tasca, ultimamente stanno avvenendo incontri ravvicinati del quarto tipo. Se avete pensato al ditone magico di E.T. siete completamente fuori strada.
La questione è invece molto meno extraterrestre, molto meno intergalattica, molto più strettamente terrestre e carnale, semmai inter-condominiale.
Ci giungono infatti voci che in questa appiccicosa ed afosa estate 2025, quasi ogni notte, quando un giorno vista l’ora è appena finito e un nuovo giorno sta per cominciare, urla di piacere s’innalzano al firmamento "turbando" il sonno degli abitanti di piazza Turba, che, incuriositi, si domandano da quale appartamento possa provenire cotanta voglia atavica di pilo.
Proprio così, facciamo l’amore da milioni di anni ma l’argomento continua imperterrito a fare notizia: è un evergreen. Secondo alcuni scienziati, il maschio ha raggiunto il massimo punto della sua evoluzione sessuale nel Paleolitico con l’homo erectus, poi è diventato più sapiens e meno erectus, si è afflosciato, ha iniziato a fare cilecca e a bere birra guardando le partite in tv con gli amici.
A confermarci la notizia di piazza Turba, la pagina Facebook "Quartiere Villa Tasca" che parla di Mistero dei Famosi Amanti Urlatori, e i cui sismografi stanno registrando lievi scosse di terremoto nelle ore notturne.
A tal proposito abbiamo interrogato il dott. U.Ccellesky, ordinario della Facoltà di Urlologia All’Università dell’Oaglio, che ci ha confermato l’esistenza di diverse specie urlatrici nel mondo animale: scimmia urlatrice, armadillo peloso urlatore, albatro urlatore.
Nella pagina “Quartiere Villa Tasca” ci si interroga, e la questione divide gli abitanti della zona che in merito prendono posizioni differenti. La signora Patrizia invita a chiudere le finestre ed accedere l’aria condizionata, la signora Rita appoggia la cosa, ricordando che è meglio fare l’amore e non la guerra, la signora Katy si sarebbe invece unita alle urla di piacere.
E se da un lato regna la corrente liberarle del “vivi e lascia vivere”, dall’altra le stesse urla di piacere possono fare da cassa di risonanza, amplificando i problemi di altre coppie o addirittura creare fastidi o complessi.
È così che, mentre i Paolo e Francesca della IV Circoscrizione ci danno dentro, guadagnandosi l’appellativo di Amanti Urlatori, a casa della signora Silvana, suo marito, il signor Vito, preso di invidia, segue in tv un noto guaritore che invita a poggiare la mano nella parte da guarire. Lui ci prova, ma sua moglie lo riporta subito coi piedi per terra: «Vito, disse guarire, no resuscitare…».
La questione diventa un vero e proprio caso, e il signor Santino giustamente domanda: “ma esattamente cosa vi Turba?”. E così ognuno dice la sua. Il sig. Samuele onestamente preferisce le urla della coppia a Gianni Celeste, il sig. Edo la butta sull’igiene: “scopare è bello”, Maneki se ne va invece di religione: “tutto buonu e binirittu!”.
Intanto sempre il signor Vito, dal suo appartamento, si fa assalire dalle perplessità e chiede a sua moglie: “ma da 1 a 10 che voto mi daresti come amante?”. Silvana non ha dubbi in merito: “non me la ricordo la matematica con le frazioni…”.
Le notti si susseguono, le urla non cessano (anzi!) e anche il piccolo Luca, nella famosa età dei punti interrogativi, comincia ad avere sete di sapere: “Mamma, che significa: Ah, sii, ahh?”. Menomale che le mamme ne sanno una più del diavolo: “è il nome di un continente: Asia!”.
Una ricerca (una vera), condotta nel 2011 da Gayle Brewer della University of Central Lancashire e Colin Hendrie della University of Leeds suggerisce, suggerisce che le urla in fase di copulazione non siano emesse tanto per piacere, quanto per altri motivi.
Riporto: “Il 66% in un campione di donne intervistate lo farebbe per eccitare il partner, l’87% per incrementarne l’autostima”. Noi questa ricerca non la discutiamo, ma ci chiediamo che rapporto avessero Gayle Brewer e Colin Hendrie con le percentuali.
Un’altra ricerca suggerirebbe che questi vocalizzi copulatori costituirebbero, diversamente, una forma di rassicurazione nei riguardi del partner per indicargli che è sulla strada giusta. Un po’ quello stesso “bravo!” che l’uomo si sente dire quanto espleta le sue funzioni naturali di comando: buttare l’immondizia e comprare il pane.
Nel frattempo, le urla di piazza Turba si ripetono notte dopo notte, una volta di lui e una volta di lei, e i residenti continuano a commentare il fatto.
Il signor Fabio suggerisce che per scoprire l’identità degli amanti basterebbe portare i Coldplay in piazza Turba, il signor Giovanni propone di intitolarla piazza Tromba, il signor Silvano dice che se ci fossero più urla vivremmo in un mondo migliore (sicuramente sarà parente della signora Silvana).
E ancora, il signor Nicolò -deve essere un medico- assicura che è tutta salute, Enrico è socratico e se ne esce con “meglio urla di piacere che di dolore”, il signor Riccardo è autoreferenziale e gli aggiunge il “più” in spagnolo: “piazza Mas-Turba”, mentre Giuseppe ci riporta all’ovvietà: “Al netto dell'esibizionismo non dimentichiamo che si tratta di piazza Turba e non di via Buonriposo".
A chiosare il tutto ci pensa il signor Alessandro che, per la serie vita brevis, ars longa, enuncia: “se la fottano loro…”.
Per il momento da piazza Turba e tutto. In attesa di nuovi sviluppi, torniamo a spiare un attimo il signor Vito che a questo punto è caduto un turbine di incertezze e cerca risposte in sua moglie: “Silvana, ma perché tu non ti lamenti mai?” “Ah, mi devo lamentare? C’è la bolletta da pagare, il lavandino si è attuppato, l’assicurazione della macchina è scaduta, tua nipote ora si fa la comunione…”.
Peace&Love
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