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Piccoli talenti siciliani che restano: a 6 anni suonava la chitarra, adesso vuole insegnare

Vi parliamo della storia del Liceo Musicale di Alcamo, una "casa" dove i giovani talenti imparano, crescono, si confrontano e spiccano il volo per il successo

Selene Grimaudo
Giornalista pubblicista e pedagogista
  • 26 dicembre 2022

Maurelia Navarra

Ad Alcamo, esiste un luogo dove nascono gli artisti. È un luogo fatto di anima e passione, di note musicali, educazione e disciplina. È una casa dove i giovani talenti imparano, crescono, si confrontano e spiccano il volo per il successo.

Si tratta del Liceo Musicale.

Nato da un'estensione del Liceo socio psico pedagogico "Vito Fazio Allmayer" ha preso lo spunto dal desiderio di alcuni educatori di dare una prospettiva artistica ai ragazzi, alla città di Alcamo e al territorio in genere.

«Eravamo nel 2011 quando questa idea è venuta alla luce – afferma il dirigente scolastico, Vito Emilio Piccichè -. Iniziato l'iter procedurale, il Liceo Vito Fazio Allmayer si è mosso in più direzioni per arrivare ad un risultato storico per le nostre comunità.

Occorreva superare la difficoltà di non essere come città, un grande centro urbano e creare le condizioni perché la nostra richiesta fosse caratterizzata da una tale innovatività, slancio, creatività e rigore che inducessero la parte politico amministrativa a credere ed appoggiare il nostro sogno.
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Il sindaco di Alcamo e l'intera amministrazione nel 2012 e, per un abbondante triennio, appoggiarono convintamente l'iniziativa e ciò fu decisivo per la realizzazione del sogno di regalare alla città una realtà così speciale. L'idea di dar vita ad all'Orchestra Giovanile del Mediterraneo, poi, è stata decisiva.

Una scuola di una regione e di una provincia periferica rispetto ai canali culturali italiani ed euromediterranei che si era fatta promotrice di un progetto così ambizioso aveva suscitato, dapprima, simpatia poi, gradualmente, sostegno ed, infine, entusiasmo fra vari Paesi. Libanesi, greci, tunisini aderirono immediatamente ed il Liceo Musicale di Palermo diede il suo convinto e concreto sostegno.

«Il 18 maggio 2013 ci ritrovammo al Teatro Antico di Segesta in un meraviglioso Concerto per la Pace, alla presenza di millecinquecento spettatori, del Ministro dell'Educazione libanese, dei direttori dei conservatori di vari Paesi del Mediterraneo, dei compositori e dei ragazzi dell'orchestra multinazionale».

Ricorda così, il Dirigente, gli inizi di una fantastica avventura musicale che dura ancora oggi grazie alla lungimiranza di chi lo ha desiderato, alla dedizione dei docenti, agli alunni che lo scelgono e ai genitori che lo vedono come un punto di riferimento per la formazione dei loro figli.

Le azioni sinergiche creano il risultato, grazie al lavoro di squadra. Se si dovesse immaginare una città a misura di ragazzi che possa supportare il loro sviluppo socio-educativo-culturale ci sarebbe bisogno di infrastrutture e servizi adeguati per creare il terreno fertile a tale sviluppo.

Oggi il calo demografico e un certo inaridimento culturale meriterebbe un rilancio con iniziative altrettanto creative ed innovative in un disegno complessivo di sviluppo del nostro territorio che includa infrastrutture ferroviarie, ospedale, indirizzi di studio che diano una prospettiva concreta ai desideri e alle vocazioni dei ragazzi.

Malgrado le difficoltà, però, il Liceo annovera tra i suoi studenti molti talenti.

Oggi diamo spazio a Maurelia Navarra, di 22 anni, nata ad Alcamo e residente a Castellammare del Golfo. Attualmente studentessa del terzo anno di Triennio in Chitarra Classica del Conservatorio "Alessandro Scarlatti" di Palermo sotto la guida del maestro Dario Macaluso.

Maurelia ama da subito la musica e all'età di 6 anni inizia lo studio della chitarra, dapprima sotto la guida del maestro Laura Cacciatore e successivamente con il maestro Giovanni Sonoli.

Una passione che nasce quasi per caso, un po' per gioco, ma che diviene sempre più un impegno e una presenza costante tanto da desiderare di fare di questa passione un lavoro. Prosegue lo studio della chitarra nella scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale “I.A.C. Pascoli-Pirandello”.

Nel 2015 inizia il suo percorso al Liceo Musicale "Vito Fazio Allmayer” con il maestro Giovanni Sonoli e successivamente con il mastro Caterina La Barbera, accostando alla chitarra, anche lo studio dell'oboe, grazie a quest'ultimo ha potuto fare importanti esperienze concertistiche sul territorio (Arena delle Rose di Castellammare del Golfo, in “Cavalleria Rusticana”, concerto “100 chitarre per Noto”, ecc.).

Gli anni del liceo sono tra i più importanti del suo percorso artistico poiché vince numerosi e importanti premi di vari concorsi nazionali ed internazionali, guadagnati, oltre che nella categoria solista, anche in formazioni da camera quali duo chitarra-flauto, duo chitarra-voce, ensemble e orchestra.

È negli anni del liceo che nasce e coltiva la sua passione per gli arrangiamenti e le trascrizioni. Arrangia, infatti, per l’orchestra sinfonica e il coro polifonico del Liceo Musicale due brani: “Take a Chance on me” degli Abba e un “Medley dei Beatles”.

Fa parte dell’Orchestra Sinfonica del Liceo diretta dal maestro Pietro Adragna e nell'Allmayer Wind Ensemble” diretto dal Maestro Biagio De Luca. Suona inoltre con i "Fields of Gold", un ensemble pop diretto dalla sua insegnante C. La Barbera, focalizzato sulla musica di Sting. Maurelia si diploma con il massimo dei voti e la lode.

Ed è qui, dopo la formazione acquisita che spicca il volo iscrivendosi al corso accademico triennale del Conservatorio "Alessandro Scarlatti" di Palermo. Crea, in seguito, il Trio Namalia insieme alle sue colleghe Aurora Macaluso e Gloria Liarda, una formazione stabile che si propone di portare sul territorio musiche originali, trascrizioni e arrangiamenti del repertorio classico chitarristico e non solo.

Nell'autunno 2022 inizia a far parte dell'Orchestra a plettro diretta dal maestro Emanuele Buzi, un mandolinista di fama internazionale. Maurelia è appena agli inizi della sua carriera che auspichiamo possa essere ricca di successi, del resto è giovane e ha tanti sogni nel cassetto.

Alla fine del suo percorso di studi vorrebbe lavorare come insegnante affiancando parallelamente anche l'attività concertistica da solista e in gruppi da camera.

La passione per l'insegnamento le è stata trasmessa a sua volta dai docenti del Liceo che l'hanno accolta in un'ambiente stimolante, ricco di calore umano e significato educativo. Perchè, come scriveva il sociologo triestino Danilo Dolci è importante avere buoni "maestri".
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