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Plastica, colori (e un ferro da stiro): chi è "RE" l'artista siciliana volata fino a Taiwan

Durante il soggiorno taiwanese l'artista ha realizzato un'opera raccogliendo, ritagliando e stirando centinaia di pezzi di plastica donati dai cittadini di Taitung

Jana Cardinale
Giornalista
  • 24 novembre 2023

L'opera dell'artista Emanuela Ravidà, "RE"

«Creare è dare una forma al proprio destino», diceva Albert Camus.

Una bella idea d'arte che avrà ispirato tantissimi talenti in diversi campi della produzione estetica e d'autore. Settore in cui è riuscita ad emergere Emanuela Ravidà, di Milazzo, in arte RE, grazie al progetto di residenza d'artista che l'ha portata in Taiwan.

L'artista siciliana esporrà fino al prossimo 10 dicembre, al Taitung Art Museum di Taiwan, la grande installazione site specific 'For You', realizzata durante il suo periodo di permanenza sul posto.

L’opera è inserita nel percorso espositivo della mostra 'About Love – Understanding Karl Marx Through Love', un progetto internazionale della curatrice taiwanese Lai Hsiao-Ying che vede coinvolti anche gli artisti taiwanesi HE YU-Chi, TSAI Shu-Fan, TSAI Chi-An e l’italo-olandese Federico Bonelli.

Trentottenne, RE ha frequentato l’Istituto d’Arte di Milazzo, dove si è diplomata, per poi approdare all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dove si è laureata esponendo la tesi su “Follia Creativa”.
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Il suo progetto è risultato tra i vincitori del Bando per residenze di ricerca di artisti, curatori e critici del Taitung Art Museum organizzata congiuntamente dalla Fondazione Nazionale per la Cultura e le Arti di Taiwan e dal Governo della Contea di Taitung, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito della 12esima edizione del Bando Italian Council 2023, il programma di promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana.

L’artista è stata ospitata nelle strutture del Taitung Art Museum, un luogo in cui la natura si fonde con l’arte, considerato una sorta di santuario culturale che offre ai residenti un luogo di scambio di idee e di apprendimento.

Il focus principale della residenza si è basato su una metodologia ben precisa che si fonda sul concetto di arte come forma comunicativa e relazionale, strumento di socializzazione comunitaria in grado di svolgere un ruolo attivo nelle dinamiche dei luoghi in cui si colloca per stimolare la sensibilità di ognuno attraverso la creatività, approfondendo i concetti di riduzione, riuso e riciclo dei materiali.

In quest'ottica si inserisce anche il workshop realizzato con alunni di varie età di una scuola elementare di Taitung che hanno applicato la metodologia Ironed Plastic per realizzare una loro opera d’arte con la plastica che essi stessi avevano portato da casa.

L'installazione di RE si sviluppa per oltre 20 metri quadrati in altezza, per circa 50 metri quadrati sul pavimento e raffigura una rosa, realizzata interamente in plastica riciclata con la tecnica Ironed Plastic.

È stata intitolata 'For You' perché rappresenta un dono, un segno di affetto e dedizione, un simbolo universale di generosità e amore, un richiamo a quanto possiamo ottenere quando doniamo disinteressatamente il nostro amore agli altri e alla società in cui viviamo.

Durante il soggiorno taiwanese la Ravidà, che ha anche conseguito la Laurea Specialistica in Pittura, ha sviluppato il progetto raccogliendo, suddividendo, ritagliando e stirando centinaia di pezzi di plastica da riciclare, donati da cittadini di Taitung di tutte le età.

Ogni pezzo di plastica è stato arricchito da un pensiero 'About Love' scritto personalmente dal donatore e poi incorporato e visibile sull'opera stessa.

Questo gesto ha reso l’opera un atto collettivo, in cui la plastica stessa è diventata un linguaggio, un mezzo di comunicazione che riflette le considerazioni e le impressioni delle persone coinvolte; un aspetto 'interattivo' che ha suscitato stupore e meraviglia, non solo per la bellezza dell'arte nata dagli scarti, ma anche per il potere della collaborazione.

L'opera è stata concepita per avere un effetto 'avvolgente' per cui le radici della rosa emergono dalla base dell'installazione, estendendosi orizzontalmente sul pavimento e dentro le quali gli spettatori possono camminare o saltellare qua e là, aggiungendo una dimensione fisica e sottolineando il significato concettuale dell'opera, che rivela il legame profondo e duraturo tra il gesto di donare e il suo impatto sulla società.

La tecnica artistica che contraddistingue la produzione recente di RE è l’Ironed Plastic: procedimento con cui viene utilizzato un ferro da stiro per manipolare e modellare la plastica che viene posizionata e poi stirata.

Il risultato finale può essere paragonato a una pittura materica: le opere realizzate presentano una superficie modellata e strutturata, ricca di texture e rilievi creati dalla plastica fusa che conferiscono un senso di tridimensionalità agli strati sovrapposti di plastica, che possono creare effetti di trasparenza e opacità, aggiungendo ulteriore profondità al risultato finale.

L'uso del ferro da stiro, adoperato sapientemente con tocchi alternati decisi e lievi, lineari e circolari, come se fosse un pennello, aggiunge una componente di imprevedibilità e difficoltà al processo creativo per le caratteristiche specifiche della plastica e per il modo in cui reagisce al calore.

Sin dagli inizi della sua carriera, RE si è dedicata alla ricerca sulla conversione dei materiali di scarto e alla sperimentazione di nuove tecniche artistiche.

Ha sviluppato una particolare attenzione per l'utilizzo di supporti e strumenti non convenzionali, lavorando con metalli, vetro, carta e plastica.

Una delle sue tecniche distintive è il reverse on glass, una personale reinterpretazione della pittura su vetro, realizzata principalmente su infissi dismessi. Nel 2021 ha scoperto la tecnica Ironed Plastic, che le consente di creare opere anche di grandi dimensioni.

Oltre che nella sua attività artistica, RE è impegnata in varie attività connesse all'arte e alla sostenibilità ambientale. Ha realizzato installazioni site-specific, scenografie e allestimenti teatrali, nonché workshop e laboratori di ecoarte.

Nel 2022 ha pubblicato il suo primo racconto, Il Pavone e il Gatto sul piedistallo, di cui ha curato sia il testo che le illustrazioni. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in Italia e in Europa a partire dal 2009.

Attualmente vive e lavora in Sicilia, continuando a esplorare nuove frontiere artistiche e a esprimere la sua creatività attraverso la sua arte poliedrica. «La mia residenza artistica a Taiwan è stata un'esperienza emozionante che mi ha permesso di realizzare un progetto ambizioso – dice - Si è rivelata un’occasione fondamentale per approfondire la mia ricerca artistica in un contesto culturale differente dal mio e per condividere la mia esperienza e la mia arte con artisti e personalità così lontane.

Ho potuto creare un'opera significativa, realizzata secondo la mia metodologia artistica e interattiva che mi ha permesso di raggiungere il mio obiettivo primario: lasciare un segno tangibile, un’opera simbolo di collaborazione e responsabilità sociale con il coinvolgimento attivo della comunità locale e il contributo di tante persone.

Una fusione di storie tra passato e presente per una celebrazione dell’amore come forza di trasformazione per il futuro».
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