CRONACA
Porte aperte e luci accese per l'ultima volta, è il flash mob dei ristoratori: Palermo c'è
Sono più di 350 i ristoranti che a Palermo accenderanno le insegne in segno di protesta per la mancanza di attenzione rivolta loro in questo drammatico momento
Piazza della Rivoluzione a Palermo (foto Facebook)
E anche Palermo partecipa al grande flash mob organizzato a livello nazionale dai movimenti di imprenditori del mondo della ristorazione e del turismo. "Risorgiamo Italia" è il nome scelto per una manifestazione di protesta che ha tutte le carte in regola per entrare nella storia del settore.
Ad organizzarla sono il Movimento Imprese Ospitalità (M.I.O.) insieme ai Locali di Pubblico Spettacolo. L'appuntamento per tutti gli operatori del settore è per questa sera - martedì 28 aprile - alle 21.
Tutti gli imprenditori della ristorazione accenderanno le insegne in segno di speranza, per far sentire a gran voce la loro voglia di tornare in piena attività nel rispetto delle regole di sicurezza sanitaria e soprattutto per chiedere al governo regionale e nazionale regole e linee guida certe.
In città hanno aderito oltre 350 ristoratori palermitani.
«Questo flash mob è un'occasione per tutto il settore della ristorazione di essere messa al centro del dibattito nazionale - spiega Francesco Carnevale, titolare di Balata Sicilian Experience e presidente dell'Associazione Via Roma - La situazione che stiamo vivendo è drammatica, dal più piccolo imprenditore alla grande impresa, siamo tutti nel panico.
Non abbiamo linee guida da seguire, non conosciamo quali saranno le regole da rispettare, non abbiamo tempi e scadenze a breve e lungo termine. La confusione organizzativa e burocratica è ciò che ci preoccupa di più, perché in questo modo non siamo messi nemmeno nella condizione di poterci preparare, di riorganizzare e gestire le nostre attività in vista di un apertura e di una ripartenza, che sarà in ogni caso difficile e poderosa.
L'obiettivo del flash mob è dunque quello di porre al centro del dibattito nazionale la drammatica situazione di un settore che mette in moto l'economia di un intero Paese.
Far ripartire le attività non vuol dire solo tornare a servire ai tavolo con tutte le misure di sicurezza necessarie, ma significa pensare anche a tutto ciò che sta dietro ogni singola impresa. Penso al pagamento dell'affitto, alla cassa integrazione dei nostri dipendenti, alle spese di luce, acqua e gas, al suolo pubblico a tutti gli investimenti per il futuro.
C'è un mondo dietro a cui bisogna pensare adesso. Nelle attuali condizioni, ripartire sarebbe impossibile e aggiungerebbe solo danni a quelli già registrati».
Ecco la lista (in aggiornamento) di tutti i locali di Palermo che aderiscono all'iniziativa: Mooddica, La casa del brodo, Cavú, Mak Mixology, Make food drink & more, Enotequa, Balata, Salmoriglio, I cucci, Osteria Ballarò, Le tabarin, La bodeguita del mojito, Berlin café, Heritage, I viziosi, Sbronzo, Angolo dei viziosi, Trattoria old school, Zammú drink & more, Scacciapensieri, Cagliostro, Cagliostro bakery, Al paninazzo, Jackass, Qvivi music bar, Grillo pizza burger & steak, I corrieri, Bar liberty, Il cortiletto mazzini, Luci e calici, Trivio bistrot, Sikulo, Verdechiaro, Triskele, Vecchietti di minchia pitittu, Salamino pane & vino, Il golosone, Trattoria pizzeria biondo, Lord green, Tredicisette, I leoni, Basoli pub, Pizzeria Giovanni Marino, La dolce vita, Ai giudici, Camus, Fabbrica 102, Valhalla's, Buoni vini, Wanderlust, Chiasso, Instafood, Gigi pub, Cufù, Morgas, Fellini, Ai bottai, Dandy pub, Fud, Iampizza, Bonter, Caponata, Liberty bar piazza Bologni, Pan X Focaccia.
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