SANITÀ

HomeNewsAttualitàSanità

Posti letto e casi sospetti: vi spieghiamo (punto per punto) perché la Sicilia è "arancione"

Non sono mancate le polemiche sulla decisione di far rientrare la Sicilia in area arancione. Ma cosa vuol dire "rischio medio alto"? Ecco l'elelnco dei 21 criteri utilizzati

Balarm
La redazione
  • 5 novembre 2020

Con le ultime misure restrittive adottate dal nuovo Dpcm del Governo e la suddivisione del Paese in zone gialle, arancioni e rosse, non sono mancate le polemiche sulla decisione di far rientrare la Sicilia in "Area arancione", ossia a rischio medio alto.

Ma cosa vuol dire "zona arancione"? E quali sono i criteri in base ai quali è stata presa questa decisione?

In sintesi la zona arancione certifica che in Sicilia non si fanno tamponi a sufficienza, non si fa tracciamento dei contatti, non si fa monitoraggio dell'isolamento dei positivi, non ci sono sufficienti posti nei reparti Covid e ancor meno posti in terapia intensiva, e che i pronto soccorso sono già intasati.

Non conta solo il numero dei contagi nelle varie regioni, ma la capacità che ha ogni regione di affrontare l'emergenza sanitaria e la tenuta dei servizi e degli ospedali.

Insomma, ancora una volta, tutto dipende anche da noi. Dobbiamo proteggerci da soli, mettere le mascherine, igienizzare le mani, mantenere le distanze e stare a casa il più possibile.
Adv
L’elenco dei 21 indicatori per il controllo del rischio si suddivide in tre ambiti.

Il primo misura la capacità di raccolta dati delle singole regioni, il secondo la capacità di testare tutti i casi sospetti e di garantire adeguate risorse per contact tracing, isolamento e quarantena e il terzo valuta la capacità “ricettiva” dei servizi sanitari e il monitoraggio del contagio.

Numeri di casi sintomatici per mese di cui sono indicati i seguenti dati:

1) Data inizio sintomi
2) Storia di ricovero non in terapia intensiva
3) Storia di ricovero in terapia intensiva
4) Comune di domicilio o residenza

Strutture socio-sanitarie:

5) Numero checklist settimananli inviate
6) Numero di strutture che rispondono con almeno una criticità

Diagnosi e rete di contatti:

7) Percentuali di tamponi mensili positivi sul totale (esclusi gli esami ripetuti)
8) Intervallo di tempo tra sintomi e diagnosi
9) Intervallo di tempo tra sintomi e isolamento
10) Numero di persone e tempo impiegato per il tracciamento dei contagi
11) Numero di persone e tempo impiegato per prelievo e invio dei tamponi; monitoraggio dei soggetti in quarantena
12) Numero di positivi tra i contatti stretti sul totale degli infetti

Capacità dei servizi sanitari:

13) Numero dei casi degli ultimi 14 giorni
14) Indice di trasmissibilità virus (RT)
15) Numero di casi settimanali
16) Numero di casi giornalieri per data diagnosi e inizio sintomi
17) Numero di nuovi focolai (2 o più casi collegati; aumento inatteso in un tempo e luogo definito)
18) Numero di nuovi casi non associati a catene di infezione note
19) Numero di accessi al pronto soccorso con sintomi riconducibili al Covid19
20) Tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva per pazienti Covid19
21) Tasso di occupazione dei posti letto non in terapia intensiva per pazienti Covid19
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI