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Quando torneremo a fare il bagno alla Bandita: se ne parla da anni, (forse) ci siamo

Che Palermo sia oggetto di restyling, grazie ai fondi del Pnrr, si sa, ma ci sono in cantiere anche altre grandi novità: tipo tornare a nuotare nel mare della Bandita

  • 28 dicembre 2023

La rigenerazione del lungomare della Bandita - Il rendering

Della serie “a volte ritornano”. Che, ormai, Palermo sia protagonista di restyling, grazie ai fondi del Pnrr, è noto, ma, a quanto pare, ci sono in cantiere altre grandi novità: e se la zona della Bandita tornasse balneabile? Immaginiamo di potere fare il bagno in questa area di Palermo. Un sogno. Ma di quelli realizzabili o solo ipotetici? Ebbene, sembra che il progetto ci sia.

Facciamo un passo indietro: giorni fa il Consiglio comunale ha espresso il suo parere favorevole sulla proposta di delibera sul progetto "Riqualificazione del Porto della Bandita ed aree Portuali". L’importo è di 16 milioni circa con fondi, per l’appunto, del Pnrr, dove sono previsti la bonifica e la riqualificazione del porticciolo con circa 90 posti barca, una piscina per allenamenti, una piscina ricreativa, punto ristoro, un giardino pubblico ed aree attrezzate.

Si tratta del secondo progetto dei quattro che è stato approvato dopo quello del Parco a mare allo Sperone.
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«Adesso, però, definiti i lavori, non può mancare la balneazione – dichiara il consigliere del Comune di Palermo, Pasquale Terrani -. Prima, però, ovviamente, è necessario rivedere la rete fognaria lungo tutta la via Messina Marine, compresa, quindi, anche la zona dove si trova l’Ospedale Buccheri La Ferla e il quartiere Sperone.

Precisiamo che erano partiti i lavori, ma poi c’è stato un contenzioso, dipanato con l’Amministrazione, che ha stanziato circa 3 milioni e 200 mila euro. Di conseguenza, riprenderanno i lavori per il progetto della rete fognaria, a sistema separato, sia per le acque bianche che per quelle nere. Un intervento fondamentale, così da evitare gli allagamenti che interessano la zona quando la pioggia è incessante».

Tutto molto interessante e, soprattutto, rivoluzionario per Palermo. Ma quando se ne comincerà a parlare concretamente? Sembrerebbe che, in circa un anno e mezzo, tutti i liquami potrebbero essere depurati presso il Depuratore di Acqua dei Corsari.

«Di conseguenza, poi, potremmo parlare della balneazione – prosegue Terrani -. Ritengo che, fra due anni, la zona della Bandita potrebbe essere balneabile».

Ma questa non sembrerebbe essere l’unica novità per a Costa Sud, per la quale è previsto anche un nuovo impianto di illuminazione che riguarderà le zone di viale Regione Siciliana, via Messina Marine e le borgate.

Ma facciamo (un altro) passo indietro per capire meglio cosa accadrà: nel piano triennale delle opere pubbliche, per il 2024, era previsto il finanziamento di 5 milioni di euro per l’illuminazione della Costa Sud: «Su di un emendamento da me proposto e votato all’unanimità – spiega il consigliere Terrani – l’importo è stato elevato a 13 milioni e 600 mila euro. Un intervento fondamentale se pensiamo al fatto che si tratta di azioni mirate anche a migliorare la sicurezza sulle strade ed evitare, così, inutili incidenti».

L’inizio dei lavori per i nuovi impianti di illuminazione sulla Costa Sud, sono previsti per l’inizio del 2024.

Infine, un’ultima novità riguarda il Mammellone di Acqua dei Corsari: «Denominato Libero Grassi, per intenderci – precisa Terrani -. Per quest’area c’è un finanziamento e l’appalto è già in iter di aggiudicazione.

Si tratta di un progetto di messa in sicurezza e riqualificazione. All’interno, saranno previste attività culturali e sportive. Visto lo status dei lavori, penso che potremmo già vedere qualcosa entro giugno 2026».
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