Questo caldo? Si chiama "Scipione" e porta a Sud i 40 gradi fino al magico solstizio
Lo hanno chiamato come Scipione l'africano, militare dell'antica Roma: le previsioni per tutta l'estate che, per quanto rovente, ci regala momenti di fresco respiro
Publio Cornelio Scipione (Roma, 236 a.C. – Liternum, 183 a.C.), detto "Scipione l'Africano" è stato un politico e militare che si guadagnò il cognomen ex virtute di "Africano" a seguito della vittoriosa campagna in Africa, durante la quale sconfisse il generale cartaginese Annibale nella battaglia di Zama.
Ispirato forse alla sua forza, è stato chiamato come lui l'anticiclone che si è abbattuto sull'Italia: un caldo che ha investito tutto il Paese e che accompagnerà le prossime settimane con ondate di calore. Resta con noi fino all'inizio dell'estate astronomica, venerdì 21 giugno, giorno del solstizio.
ll caldo continua a fare notizia, in particolare al Sud e su Sicilia e Sardegna: qui le temperature sono amiche dei 40 gradi.
L'alta pressione del nord Arica porta con sé correnti roventi nate nel deserto tunisino con le temperature percepite che altalenano tra i 30 e i 38 con punte più alte sulle zone interne.
Diciamo che si sapeva: era questo lo scenario atteso per la stagione estiva del 2019 in Italia, Paese che si appresta ad abbracciare un caldo decisamente fuori dalla norma ma che per fortuna non sarà costante. Le temperature roventi e il caldo intenso non saranno fenomeni prolungati, per quanto frequenti.
L'anticiclone tende infatti a ritirarsi verso i suoi luoghi di origine dopo brevi "visite" all'Italia, lasciandoci respirare: sarà un'alternanza.
Ispirato forse alla sua forza, è stato chiamato come lui l'anticiclone che si è abbattuto sull'Italia: un caldo che ha investito tutto il Paese e che accompagnerà le prossime settimane con ondate di calore. Resta con noi fino all'inizio dell'estate astronomica, venerdì 21 giugno, giorno del solstizio.
ll caldo continua a fare notizia, in particolare al Sud e su Sicilia e Sardegna: qui le temperature sono amiche dei 40 gradi.
L'alta pressione del nord Arica porta con sé correnti roventi nate nel deserto tunisino con le temperature percepite che altalenano tra i 30 e i 38 con punte più alte sulle zone interne.
Diciamo che si sapeva: era questo lo scenario atteso per la stagione estiva del 2019 in Italia, Paese che si appresta ad abbracciare un caldo decisamente fuori dalla norma ma che per fortuna non sarà costante. Le temperature roventi e il caldo intenso non saranno fenomeni prolungati, per quanto frequenti.
L'anticiclone tende infatti a ritirarsi verso i suoi luoghi di origine dopo brevi "visite" all'Italia, lasciandoci respirare: sarà un'alternanza.
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