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Qui nessuno dimenticherà Sara Campanella: una piazza per la studentessa palermitana

Proprio nel luogo in cui la giovane di 22 anni è stata uccisa, adesso sorgerà uno spazio completamente rigenerato in sua memoria. Il sindaco: "Presto diventerà realtà"

Balarm
La redazione
  • 24 ottobre 2025

Il rendering della piazza dedicata a Sara Campanella

Un luogo di delitto si trasforma in un luogo di memoria: così a Messina nascerà una piazza dedicata a Sara Campanella, la studentessa palermitana di 22 anni uccisa, lo scorso marzo, da un suo collega universitario, Stefano Argentino, che la giovane aveva respinto. Proprio su viale Gazzi, dove è avvenbuto il tragico delitto verrà realizzata la nuova area, completamente riqualificata, in ricordo della ragazza.

A darne notizia è stato il sindaco di Messina, Federico Basile, che ieri mattina in occasione del conferimento della Laurea alla memoria di Sara, ha incontrato i genitori della ragazza e presentato loro il rendering della piazza: un progetto dell’architetto Gabriele Marchetta, condiviso e sentito da tutta la famiglia.

«La piazza dedicata a Sara presto diventerà realtà: uno spazio di rigenerazione urbana e di memoria - scrive il sindaco -. Ci sono fili invisibili che legano per sempre Messina e Sara. Con questo progetto vogliamo testimoniare che non la dimenticheremo mai».

Ieri, giovedì 23 ottobre, è stato «un giorno speciale, aveva fatto di tutto per viverlo con noi». Con queste parole, la madre di Sara Campanella ha accolto la Laurea alla memoria conferita dall’Università di Messina alla figlia. Una cerimonia toccante che ha visto la presenza dei familiari della giovane, profondamente commossi, e delle autorità civili e accademiche. (Qui le immagini della cerimonia).

Il riconoscimento è stato consegnato nella Aula Magna del Rettorato, dove la rettrice Giovanna Spatari ha aperto l’incontro, ricordando la brillantezza di Sara e l’importanza di custodire la sua memoria come esempio di impegno e integrità. Il Cortile del Rettorato è stato intitolato a Sara e Lorena Quaranta, entrambe vittime di femminicidio, come simbolo di un impegno dell’Ateneo nella lotta alla violenza di genere.

La tesi di Sara, scelta con passione, è stata presentata dalla compagna di corso Martina Giadinoto: un lavoro importante sul ruolo dell’epigenetica nella prevenzione dei tumori femminili.

Il fratello Claudio ha concluso la cerimonia con un commovente intervento, dove ha ricordato la forza e la luce che Sara continuerà a trasmettere, nonostante la sua tragica scomparsa.

Iniziative di memoria anche a Palermo, dove il Comune ha deciso di ricordarla intitolando una scuola in suo onore. Si tratta dell'Istituto Comprensivo statale Nazario Sauro-Franchetti, proposta dell'assessore
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