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Resistere al Coronavirus: #ricetteinciabatte, una challenge per cucinare tutti insieme

L'iniziativa è partita in Sicilia all’improvviso e ha fatto subito il giro del web, via social si è allargata a macchia d’olio rimbalzando di cucina in cucina coinvolgendo tutti

  • 16 marzo 2020

Lo chef Peppe Bonsignore

È partita all’improvviso e ha fatto subito il giro del web, via social si è allargata a macchia d’olio rimbalzando di cucina in cucina: la challenge delle #ricetteinciabatte lanciata dall’oste Peppe Bonsignore da Licata (AG) con un risotto al pomodoro non si arresta e continua ad essere raccolta e rilanciata da tanti chef in giro per la Sicilia.

A rispondergli immediatamente con un baccalà in umido Giuseppe Geraci chef a Torregrotta (ME) che oltre a postare sui social ha anche aperto il canale Telegram “Chef a casa tua”, a raccogliere la simpatica sfida a Giarre (CT) anche lo stellato Giuseppe Raciti con il suo mitico uovo pochè, in challenge anche Paolo Romeo da Messina con la leggendaria focaccia messinese.

Il potere catartico del cibo unisce anche a distanza e nutre anche l’anima, tra una preparazione e un impiattamento non sono mancate le dediche e i messaggi di positività e speranza. Al grido di #iorestoacasa i ristoratori sono stati fra le prime categorie a chiudere volontariamente e a darsi da fare in seguito all’aggravarsi della situazione per tutelare la salute pubblica.
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L’hashtag sta diventando virale, complice la facilità delle ricette e l’uso della sola attrezzatura domestica e di ingredienti semplici, cimentarsi è alla portata di tutti; così il risotto al pomodoro, la pasta con le cipolle, le linguine in brodo di broccoli sono diventate un linguaggio universale che riesce a farci sentire più vicini nonostante le restrizioni necessarie.

Quasi simultaneamente sono apparse nelle pagine dei cuochi d’Italia tante altre campagne: #iotiabbracciocosi è quella lanciata da Valeria Raciti, la campionessa di Masterchef 8 che è riuscita a coinvolgere altri ex concorrenti del food talent come Giuseppe Lavecchia e Samuele Cesarini.

Alla simpatica sfida si è aggiunta anche la giornalista e foodblogger Valeria Zingale che dalle pagine del suo blog ha preparato i maltagliati ai grani antichi e preferendo i tacchi alle ciabatte ha invitato le donne a mettersi ai fornelli per condividere.

La particolare circostanza che viviamo in questo Marzo già carico di polline e primavera sta tirando fuori il lato più forte di ognuno di noi, stiamo scoprendo che in emergenza siamo persone migliori e pronte a reagire. Così gli chef dimostrano che la questione non è solo preparare da mangiare ma il punto è nutrire, anche di emozioni.

Ha il profumo del pane il messaggio di Pino Cuttaia, chef bistellato a Licata (AG) che dichiarando di non essersi fermato e di continuare a produrre per amici, famiglia e comunità, pronuncia parole cariche di umanità: “Mia nonna mi ha insegnato che il vero lusso non è avere, ma donare. E donare cibo è il gesto più materno che io conosca.”
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