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Riapre alla città il Loggiato San Bartolomeo: da ospedale quattrocentesco a spazio d'arte

Costruito nel 1431 come ospedale è stato anche orfanotrofio e obiettivo delle bombe del '43: ricco di decorazioni, finalmente il Loggiato di Palermo riapre agli eventi di cultura

Balarm
La redazione
  • 14 maggio 2019

Il Loggiato San Bartolomeo di Palermo dopo il restauro

Costruito nel 1431 come ospedale ne ha viste davvero tante fino alla chiusura, sei anni fa: il Loggiato San Bartolomeo di Palermo apre (ristrutturato) con una foresta pop di cortecce colorate.

A orchestrarne l'apertura c'è la Fondazione Sant'Elia che ha riconsegnato alla città il monumentale spazio fronte mare, alla fine del Cassaro: "l'Ospedale di San Bartolomeo l'Incurabili" era inizialmente uno spazio destinato alla cure di tisici, ulcerosi e malati di infezioni veneree.

Fu nel 1581, nell'ottica di prolungare la strada del Cassaro fino a Porta Felice (terminava alla chiesa di Santa Maria di Porto Salvo) che si furono abbattuti diversi edifici per costruire quindi poi una nuova struttura ospedaliera nel 1605.

Le decorazioni maggiori le abbiamo nel 1730: gli interni furono arricchiti da stucchi, pitture e oro, a opera di Guglielmo Borremans: troviamo la Parabola del Buon Samaritano e la Probatica Piscina. Fu alzato di un altare in marmo e aggiunto un dipinto di grande pregio (la Lavanda dei piedi) di "Franciscus Potenzanus inventor e pictor 1580" oggi conservato nei depositi della Galleria regionale di Palazzo Abatellis.
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A metà Ottocento diventa un orfanotrofio col nome di "Santo Spirito" ma in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, l'edificio venne quasi interamente distrutto conservando soltanto i due caratteristici ordini di logge che vediamo ancora oggi e che sono stati restaurati più volte.

Oggi è uno spazio adibito a manifestazioni culturali e mostre, almeno principalmente ma dopo sei anni di chiusura la riapertura è stata resa possibile grazie all’aiuto di numerosi mecenati e aziende private che hanno contribuito con interventi di restauro, ripristino, pulizia, illuminazione.

Ma c’è ancora molto da fare: per questo motivo per iniziativa della Settimana delle culture il giorno della riapertura sarà avviata una campagna di crowfunding che comprende l’ingresso all’inaugurazione della mostra – a cantiere aperto – “Human Condition”, curata da Giacomo Fanale e da Vincenzo Sanfo, ed inserita nel circuito della manifestazione Settimana delle Culture, con il patrocinio del Comune di Palermo, della Città Metropolitana, Diffusione Italia ed Arionte arte contemporanea di Catania .

“Human Condition” comprende le opere di Zhang Hong Mei, che monterà al Loggiato installazioni inedite, tra cui una foresta di 48 alberi dalle cortecce colorate. La mostra è un ideale prolungamento della grande collettiva dedicata all’arte cinese appena inaugurata a Palazzo Sant’Elia.

La cordata di aziende private che hanno contribuito alla riapertura è costituita da: Gruppo Caronte & Tourist, Fondazione Sicilia, Visiva marketing tools, DB Comunicazione, Ance Giovani Palermo, PS Service snc, Mosina Costruzioni, Fast clean, No Fire srl, Bologna srl, Firriato e Gigi Giordano.
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