Rubata la pedana per l'accesso al Giardino dei Giusti: "Presto tornerà al suo posto"
Il presidente dell'associazione "Quarto tempo" e "Xinergie" fa sapere che stanno già facendo rifare la pedana sottratta, donata per l'accesso delle persone con disabilità
Il Giardino dei Giusti di Palermo
Era stata messa lì nemmeno un mese fa e adesso è stata rubata. Rendeva accessibile alle persone con disabilità il Giardino dei Giusti di Palermo, in via Alloro. Un evento salutato con gioia dal quartiere, al termine di una giornata all’insegna dell’inclusione e ricca di sport.
Un evento organizzato al dall’associazione "Quarto Tempo" e dal centro culturale "Xinergie" di Alessandro Valenziano in collaborazione con il Disability Pride e Pino Apprendi dell'associazione "Conca d'oro" che si occupa del Giardino.
In questa occasione Xinergie ha voluto donare una pedana in metallo per l’accesso ai disabili, che ha permesso l’ingresso a chi si muove in carrozzina e non può accedere al Giardino dei Giusti a causa di un gradino.
«La pedana è stata rubata, non si trova più, un gesto infame che va oltre il valore dell’oggetto» , dice Apprendi. E Valenziano assicura che è un disagio per il quartiere che non durerà per molto: «È un brutto gesto, ma presto tornerà al suo posto. Stiamo provvedendo a farla rifare una volta conclusi gli iter per i permessi della Sovrintendenza».
La pedana non era stata fissata, precisa l’associazione, perché si era in attesa delle giuste autorizzazioni e nel frattempo era stata posta in un angolo all’interno del giardino per facilitare eventuali accessi di persone con disabilità.
Un evento organizzato al dall’associazione "Quarto Tempo" e dal centro culturale "Xinergie" di Alessandro Valenziano in collaborazione con il Disability Pride e Pino Apprendi dell'associazione "Conca d'oro" che si occupa del Giardino.
In questa occasione Xinergie ha voluto donare una pedana in metallo per l’accesso ai disabili, che ha permesso l’ingresso a chi si muove in carrozzina e non può accedere al Giardino dei Giusti a causa di un gradino.
«La pedana è stata rubata, non si trova più, un gesto infame che va oltre il valore dell’oggetto» , dice Apprendi. E Valenziano assicura che è un disagio per il quartiere che non durerà per molto: «È un brutto gesto, ma presto tornerà al suo posto. Stiamo provvedendo a farla rifare una volta conclusi gli iter per i permessi della Sovrintendenza».
La pedana non era stata fissata, precisa l’associazione, perché si era in attesa delle giuste autorizzazioni e nel frattempo era stata posta in un angolo all’interno del giardino per facilitare eventuali accessi di persone con disabilità.
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